Salvini: dopo Pasqua si apre, Il Sole 24 Ore: …ma il Decreto di ieri dice altro

Approvato ieri sera il nuovo Decreto Covid che regolerà la vita relazionale ed economica degli italiani dal 7 al 30 aprile. Le Regioni si alterneranno tra rosso e arancione come oggi, niente giallo dunque. Questo è il ‘verdetto’, dopo giorni di dibattito serrato tra i vari esponenti della maggioranza di governo con la Lega in prima fila a spingere per le riaperture da una parte e i rigoristi che chiedono un ulteriore sforzo per rendere più efficace la campagna vaccinale dall’altra.

Nel mezzo Mario Draghi che – come scrive Il Sole 24 Ore in edicola oggi – “non ha modificato la sua posizione. ‘Questo è il mese in cui riapriamo le scuole e facciamo ripartire i concorsi’, ha detto ai suoi ministri il presidente del Consiglio che ha definito ‘maggio il mese della ripartenza’ anche grazie al potenziamento della campagna vaccinale. Il premier non tentenna. Al segretario della Lega ha assicurato che se i dati miglioreranno si potranno fare delle riaperture ‘mirate’ già ad aprile, con una semplice delibera in Cdm. Ma ogni previsione oggi è prematura. ‘Ci fidiamo di Draghi e della scienza, non di Speranza: dopo Pasqua nelle zone sicure si riapre e si torna alla vita”, ha insistito Salvini dopo il Cdm. Il numero uno del Carroccio è costretto a fare buon viso a cattivo gioco”.

Dunque nessuna apertura certa, ogni ipotesi sarà valutata nel corso del mese di aprile sulla base dell’andamento epidemiologico rapportato alla campagna vaccinale. Bar, ristoranti, parrucchieri, e le altre attività economiche sono costrette ad aspettare ancora.