Il nuovo decreto Covid approvato ieri dal Consiglio dei ministri contiene anche le regole volute dal ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta per sbloccare i concorsi. Il riferimento è a quelli per il ruolo di personale non dirigente della pubblica amministrazione: sono 110 mila persone, secondo le stime della Funzione pubblica, attendono lo sblocco dei bandi già pubblicati.
Ne Il Sole 24 Ore in edicola oggi vengono riportate le nuove regole che disciplineranno lo svolgimento dei concorsi:
“Per tagliare i tempi, i concorsi pubblici per il personale delle Pa si baseranno su una sola prova scritta, e un orale che finché dura lo stato di emergenza diventa <eventuale> e in ogni caso potrà svolgersi in videoconferenza. Sarà possibile prevedere una valutazione dei titoli e delle esperienze professionali, che potrà fare da filtro e avrà peso sul punteggio. Anche per lo scritto bisognerà abbandonare la carta e penna in favore di <strumenti informatici e digitali>, che potrebbero somministrare test a risposta multipla anche per ridurre la durata delle prove. Prove che, in presenza, si potranno tenere dal 3 maggio, cioè dal primo lunedì successivo alla fine (secondo il calendario attuale) dello stato di emergenza. E non potranno durare più di un’ora“
Dunque, come anticipato nelle scorse giornate dal ministro Brunetta, i concorsi che erano stati messi in ‘stand-by’ a causa dell’emergenza sanitaria verranno sbloccati, ma lo svolgimento delle prove non seguirà le consuete procedure, che subiranno il seguente snellimento: una sola prova scritta, mentre l’orale per il momento non sarà lo strumento privilegiato nella scelta dei candidati per la quale avrà maggior rilievo la valutazione dei titoli e delle esperienze professionali. La vera novità è la fissazione di una data, il 3 maggio, giorno in cui potranno ricominciare le prove in presenza, ammesso che non venga prorogato lo stato di emergenza che ricordiamo scade il 30 aprile.
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