Pasquetta in busta paga, come viene pagata a chi lavora o è in cassa integrazione

Come viene retribuito il lunedì 5 aprile dopo la Pasqua, Lunedì dell’Angelo, detto anche giorno di Pasquetta, considerato giornata festiva dalla legge e dei contratti collettivi?

Secondo la legge 260/1949, sono considerate festive, oltre le domeniche, le seguenti giornate:
– 1° gennaio;
– Epifania (6 gennaio);
lunedì dopo Pasqua;
– Assunzione della Beata Vergine Maria (15 agosto);
– Ognissanti (1º novembre);
– Immacolata Concezione (8 dicembre);
– Natale (25 dicembre);
– 26 dicembre.

PASQUETTA IN BUSTA PAGA: NON LAVORATA

Quando le festività sono godute e non si è prestato alcuna attività lavorativa, deve essere corrisposto ai lavoratori non retribuiti in misura fissa mensile (di solito operai e/o lavoratori somministrati, ma dipende dai CCNL) un trattamento economico di festività rapportato a un 1/6 della retribuzione settimanale. Per gli impiegati invece la festività che non coincida con la domenica non comporta un trattamento aggiuntivo, lo stesso vale per gli altri lavoratori retribuiti in misura fissa mensile in quanto è già compresa nello stipendio.

PASQUETTA IN BUSTA PAGA: CASSA INTEGRAZIONE

 Se la festività di Pasquetta interviene in un periodo di cassa integrazione, anche in deroga e assegno ordinario (Fis, Fsba, Formatemp), il compenso previsto per la festività non rientra fra gli elementi integrabili da parte della cassa perché a carico dell’azienda, per queste categorie di lavoratori:
– a orario ridotto e cioè che lavorano comunque una parte della settimana;
– sospesi a zero ore settimanali, se si tratta di lavoratori retribuiti non in misura fissa mensile ma in rapporto alle ore, sospesi da non più di due settimane.

Invece il trattamento economico per la festività è a carico della ‘cassa’ (quindi Inps o altro soggetto erogare del trattamento di integrazione salariale) per lavoratori che si trovano in questa situazione:
– sospesi a zero ore settimanali, se si tratta di lavoratori retribuiti non in misura fissa mensile ma in rapporto alle ore, sospesi da oltre due settimane;
–sospesi a zero ore settimanali, se si tratta di lavoratori retribuiti in misura fissa mensile sospesi anche da non più di due settimane.

PASQUETTA IN BUSTA PAGA: ASSEGNI NUCLEO FAMILIARE

Per la retribuzione delle festività è riconosciuto il diritto agli assegni per il nucleo familiare secondo quanto previsto dalla legge e dalle circolari Inps. Non possono essere erogati complessivamente più di 6 assegni giornalieri per ciascuna settimana e 26 per ogni mese.

PASQUA IN BUSTA PAGA: COME VIENE PAGATA?

La giornata della Pasqua invece non comporta quote aggiuntive di retribuzione (salvo il caso di alcuni contratti o accordi collettivi), ma se vi è prestazione lavorativa nella giornata festiva viene riconosciuto, oltre al compenso spettante di cui sopra, anche quello per le ore lavorate, incrementato delle maggiorazioni percentuali per lavoro festivo come da Ccnl applicato e nei contratti collettivi nazionali di lavoro.

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