Leonardo. No ad uno stabilimento ospizio

Dopo le dichiarazioni dell’A.D. Leonardo il mese scorso alla comunità economica Internazionale, dove si prospettava l’intenzione di una ristrutturazione per “maggiore efficienza”, con previsione di CHIUSURA di ben 11 siti in Italia della Divisione ELETTRONICA, apprendiamo dalle Segreterie Nazionali, uno spostamento del sito di Catania con un notevole ridimensionamento dello stesso.

Alla luce di queste notizie, la RSU Fiom di Catania, esprime forte preoccupazione sul futuro dello stabilimento e la permanenza di Leonardo nel territorio.

Sono anni che la RSU ha richiesto alla D.A. di avere risposte chiare sugli investimenti e le politiche di rilancio industriale, invece, dopo anni di saccheggio di attività, di mancate promesse di turnover,

veniamo a conoscenza di questa eventuale ipotesi scellerata di ridimensionamento dello stabilimento.

Dopo 42 anni di storia industriale, di prodotti tecnologici e di eccellenze internazionali, non accetteremo MAI di diventare uno stabilimento “ospizio”.

CHIEDIAMO

In occasione della riunione fissata per il giorno 16 c.m. con la Direzione Aziendale che vengano immediatamente smentite queste ipotesi nefaste.

Piuttosto vogliamo risposte certe e concrete (dopo anni di attesa) su quali investimenti, attività e programmi strategici, la Leonardo intende attuare sul sito di Catania al fine di occupare al meglio le professionalità già presenti, in vista degli incentivi Regionali, Statali ed Europei del Recovery Plan.

Come Fiom esigiamo una risposta chiara da dare ai lavoratori ma anche a tutto il popolo siciliano, considerando che la Leonardo in quanto controllata dal Governo non può esimersi da tali responsabilità.

FIOM CATANIA e RSU FIOM LEONARDO CATANIA

Catania, 8 aprile 2021

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Fonte: fiom-cgil.it