A quindici giorni dall’emanazione del Decreto Sostegni che ha previsto la cosiddetta “indennità onnicomprensiva 2.400 euro”, meglio noto come Bonus 2.400 euro, l’Inps ha già liquidato tale importo a tutti i lavoratori che ne avevano diritto in quanto in precedenza beneficiari delle indennità previste dal DL 137/2020 (Decreto Ristori).
A renderlo noto è lo stesso Istituto che fa sapere di aver pagato, in via “automatica” (cioè senza dover fare una nuova domanda), un totale di 235.509 bonus per un importo complessivo di oltre 565 milioni di euro.
Ma non tutti i beneficiari “automatici” riceveranno il bonus in un’unica soluzione. Lo si apprende dallo stesso Inps – ma i singoli cittadini l’avranno notato già dal cassetto previdenziale che elenca tre bonus da 800 euro – il quale fare sapere in un comunicato che ciò riguarda solemente “coloro che hanno il bonifico domiciliato in Posta” per i pagamenti in contanti.
Ma perchè questa distinzione nei pagamenti tra chi li riceve in un’unica soluzione e chi invece deve attendere 3 versamenti diversi?
La risposta ce la dà ancora l’Istituto di via Ciro il Grande che spiega come questa differenza sia dovuta ad “conseguenza del limite che la legge impone agli importi in contanti”, pertanto per coloro che non sono titolari di un conto corrente “la somma sarà corrisposta in tre tranches da 800 euro” attraverso il servizio di bonifico domiciliato di Posteitaliane.
Considerato che Inps fa applicazione di una regola fissata dalle leggi nazionali è evidente che il frazionamento in 3 tranches per bonifico domiciliato in Posta riguarda non solo coloro che riceveranno il bonus in automatico ma anche coloro che dovranno far domanda.
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