‘Io Apro’, è già vittoria? Ora Draghi spinge per riaprire: inviata questa richiesta al CTS

Mentre in queste ore a Roma da piazza San Silvestro i manifestanti di ‘Io Apro‘ si stanno dirigendo verso piazza Montecitorio, dove è la sede della Camera dei deputati, giunge la notizia che il presidente del Consiglio Mario Draghi starebbe spingendo sulle riaperture. A scriverlo è l’agenzia di stampa Adnkronos.

La pressione della piazza, nei dintorni di Palazzo Chigi, evidentemente ha fatto al sua parte. Draghi intende varare un piano “per consentire al Paese, alle prese con l’emergenza Covid e le varianti che accelerano la corsa del virus, di ripartire, seppur gradualmente“. Ed è per questo che avrebbe chiesto – secondo quanto riferisce l’agenzia “al Cts di lavorare su protocolli ‘meno rigidi’ per le aperture’”.

Il Comitato Tecnico Scientifico, che ha avuto un ruolo importante nella gestione dell’epidemia, sin dagli inizi, ha quindi il compito di redigire in tempi brevi ”una sorta di benchmark dei comparti più in affanno, per fissare delle asticelle, dei parametri – e in questo potrebbe essere coinvolto anche il Mef – che consentano di evitare delle aperture anti-economiche. Insomma, la riapertura deve essere “sostenibile”, ”reale e non solo di facciata”, spiegano fonti di governo“.

Dunque Draghi avrebbe fatto più di una richiesta al Cts: non solo nuove regole per le riaperture in sicurezza dei locali, ma regole adeguate che prevedano – a fronte di investimenti dei ristoratori, locali, commercianti, ecc. – la possibilità oggettiva di alzare la saracinesca e avere concrete chances di realizzare dei guadagni.

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