Ai primi posti tra le priorità del governo Draghi, oltre alla campagna vaccinale e alla riapertura delle scuole, si inserisce anche la ripresa del settore economico del Paese, duramente colpito a causa della pandemia e delle numerose restrizioni. A tal proposito, l’Esecutivo sta lavorando al cosiddetto decreto Sostegni bis, al quale saranno destinati circa 40 miliardi. Scopo principale di questo decreto è favorire la ripresa economica dell’Italia anche attraverso un pacchetto-lavoro che preveda incentivi per le aziende volti a promuovere la sottoscrizione di nuovi contratti di lavoro.
A riportare la notizia è Il Sole 24 Ore, in edicola oggi, sottolineando che “I dettagli delle misure italiane sono ancora in corso di predisposizione, e molto dipenderà, come detto, dalla dote effettiva a disposizione. L’idea di massima è quella di incentivare tutti i contratti a tempo della durata di almeno 1 o 2 anni (il punto è ancora oggetto di discussione), quando coinvolgono soprattutto disoccupati, lavoratori in Cig o beneficiari del Rdc. Non solo quindi giovani. L’incentivo potrebbe arrivare a 4mila euro, sotto forma di conguaglio contributivo, e si incasserebbe quando il contratto è di 1 o 2 anni. «Dobbiamo iniziare a disegnare un percorso per quando usciremo dal blocco dei licenziamenti -ha chiosato il sottosegretario all’Economia, Claudio Durigon-. Bisogna pensare a ricollocare i lavoratori in Cig e quelli di imprese in forte difficoltà. Come Lega ci aspettiamo un intervento sostanzioso sul capitolo occupazione»”.
Sembrerebbe dunque che siano in arrivo nuovi bonus occupazione per incentivare l’assunzione di tutte quelle categorie più a rischio licenziamento (lavoratori in cig) o che sono già disoccupati (percettori di Naspi o Rdc) e che si trovano in maggiore difficoltà economica affinché il Paese intero si rialzi da questa grave situazione.
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