Il Decreto Sostegni di marzo ha portato una novità per i disoccupati privi di ogni forma di sostegno al reddito che non hanno i requisiti per accedere al Reddito di cittadinanza. Si tratta di tre nuove mensilità del Reddito di emergenza che può essere erogato anche ai lavoratori che hanno cessato di beneficiare la NASpI (lavoratori dipendenti) o la DIS-COLL (collaboratori coordinati e continuativi) nel periodo che va dal 1° luglio 2020 al 28 febbraio 2021.
Di fatto una proroga della NASpI/DIS-COLL ma legata al verificarsi di alcuni requisiti: per approfondire clicca qui.
Ieri Inps è uscito con il Messaggio n. 1508 in cui fornisce alle sedi periferiche alcuni istruzioni e un invito per arrivare alla liquidazione delle tre quote di Rem, relative alle mensilità di marzo, aprile e maggio 2021, per i disoccupati ex NASpI/DIS-COLL.
In particolare Inps precisa che, per poter dar seguito al Decreto Sostegni per questi lavoratori disoccupati, “è necessario che vengano definite da parte delle Strutture territorialmente competenti tutte le domande di NASpI e DIS-COLL – per le quali manca ancora l’erogazione degli ultimi 30 giorni di prestazione – la cui durata termina nel predetto arco temporale 1° luglio 2020 – 28 febbraio 2021 e che si trovano ancora in stato di liquidazione (stato “L” in procedura DSWEB)”.
Per tale ragione l’Istituto invita le sedi periferiche ”a provvedere entro e non oltre 15 giorni dalla pubblicazione del presente messaggio alla definizione delle domande di NASpI e DIS-COLL” predette. Infine un invito alle Direzioni Inps regionali e le Direzioni di Coordinamento metropolitano a monitorare con ogni possibile cura il corretto svolgimento di questa attività.
In altri termini si dice che per poter sbloccare le procedure per la liquidazione del Rem occorre che vengano lavorate le domande NASpI e DIS-COLL ed invita gli uffici locali Inps a provvedere. Il Messaggio non si riferisce a tutte le domande NASpI e DIS-COLL ma solo quelle per le quali risulta assente l’erogazione degli ultimi 30 giorni di prestazione per cui è pratica è segnalata come “in pagamento”.
Essendo necessaria quindi una ulteriore lavorazione che sarà evidentemente realizzata nelle prossime settimane, è assai probabile che il pagamento del Rem per queste categorie non avverrà con puntualità il 15 di maggio ma nei giorni successivi.
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