Decreto Sostegni, come si calcola il contributo a fondo perduto? [UFFICIALE]

Decreto Sostegni, è via alle domande all’Agenzia delle entrate da due settimane, ma come si calcola il contributo a fondo? Molti lavoratori autonomi, partite Iva o società sono alle prese con questo interrogativo ‘amletico’ e la risposta spesso può portare anche a piacevoli o spiacevoli sorprese.

Le indicazioni chiare e ufficiali ce le dà la stessa Agenzia delle Entrate che ci spiega che ’lammontare del contributo è determinato applicando una diversa percentuale alla differenza tra l’importo della media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e l’analogo importo dell’anno 2019.

Le percentuali che prevede la legge sono le seguenti:

  1. 60%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a 100.000 euro
  2. 50%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 100.000 euro ma non l’importo di 400.000 di euro
  3. 40%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 400.000 euro ma non l’importo di 1.000.000 di euro
  4. 30%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano 1.000.000 di euro ma non l’importo di 5.000.000 di euro
  5. 20%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano 5.000.000 di euro ma non l’importo di 10.000.000 di euro.

Nel dettaglio, il calcolo del contributo deve essere effettuato nel seguente modo:

  1. per i soggetti che hanno attivato la partita IVA fino al 31/12/2018, se la differenza tra la media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e la media mensile dell’anno 2019 è negativa (almeno del 30%, in quanto requisito di accesso al contributo), a tale importo (preso in valore assoluto) si applica la percentuale prevista in relazione alla fascia dei ricavi/compensi 2019, fermo restando il riconoscimento del contributo minimo se superiore
  2. per i soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019:

b.1) se la differenza tra la media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e la media mensile dell’anno 2019 è negativa (superiore, pari o inferiore al 30%), a tale importo si applica la percentuale prevista, fermo restando il riconoscimento del contributo minimo

b.2) se la differenza tra la media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e la media mensile dell’anno 2019 è pari a zero o positiva, spetta l’importo minimo del contributo.

In presenza dei requisiti di accesso, il contributo è quindi comunque riconosciuto per un importo minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

L’importo massimo del contributo è pari a 150.000 euro.

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