Decreto Sostegni, è via alle domande all’Agenzia delle entrate da due settimane, ma come si calcola il contributo a fondo? Molti lavoratori autonomi, partite Iva o società sono alle prese con questo interrogativo ‘amletico’ e la risposta spesso può portare anche a piacevoli o spiacevoli sorprese.
Le indicazioni chiare e ufficiali ce le dà la stessa Agenzia delle Entrate che ci spiega che ’lammontare del contributo è determinato applicando una diversa percentuale alla differenza tra l’importo della media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e l’analogo importo dell’anno 2019.
Le percentuali che prevede la legge sono le seguenti:
Nel dettaglio, il calcolo del contributo deve essere effettuato nel seguente modo:
b.1) se la differenza tra la media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e la media mensile dell’anno 2019 è negativa (superiore, pari o inferiore al 30%), a tale importo si applica la percentuale prevista, fermo restando il riconoscimento del contributo minimo
b.2) se la differenza tra la media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e la media mensile dell’anno 2019 è pari a zero o positiva, spetta l’importo minimo del contributo.
In presenza dei requisiti di accesso, il contributo è quindi comunque riconosciuto per un importo minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
L’importo massimo del contributo è pari a 150.000 euro.
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