Carceri. Vespia (Fns Cisl): “Positivo incontro con Cartabia. Imbarazzante che su 190 istituti penitenziari il 30% sia senza un direttore”

Roma, 16 aprile 2021 – “Nel corso dell’ incontro positivo con la Ministra della Giustizia Cartabia, alla presenza del Sottosegretario Sisto, del Capo del DAP Petralia e del Capo DGMC Tuccillo, abbiamo indicato le priorità circa la situazione del Personale della Dirigenza Penitenziaria e del Personale della Dirigenza del Corpo di Polizia Penitenziaria”. Lo dichiara in una nota il Segretario generale della Fns Cisl, la Federazione Nazionale della Sicurezza della Cisl, Massimo Vespia. “La FNS CISL, rappresentativa per ambedue i diversi Comparti contrattuali – ha ribadito le principali richieste già formalizzate al Ministro della Funzione Pubblica e tese prima di tutto a stipulare il 1° Contratto Nazionale ai Direttori Penitenziari affinché, dopo 16 anni dalla legge istitutiva della dirigenza, possano finalmente vedere applicati anche per il loro settore elementi contrattuali propri di altri Comparti.
Stesso discorso abbiamo evidenziato per la Dirigenza della Polizia Penitenziaria prevista nel Comparto Sicurezza con il recente Riordino delle carriere circa 4 anni fa. In attesa che si traducano “nero su bianco” le certezze che ogni lavoratrice e/o lavoratore ha diritto di avere un proprio Contratto Nazionale, oggi assente, al Ministro è stato chiesto l’impegno prioritario per una attenta gestione dei penitenziari. È infatti “imbarazzante” avere in Italia su circa 190 Istituti almeno il 30 % senza un Direttore, figura essenziale nella responsabilità gestionale di strutture così complesse quali sono le carceri. Ed altrettanto imbarazzante possiamo definire la situazione dei Comandanti che vede alcune Regioni (ad esempio il Piemonte e la Sardegna) con un numero inferiore al 50% dei Dirigenti di Polizia penitenziaria previsti da specifici decreti ministeriali. Serve aggiungere che, nel caso dei Funzionari e Dirigenti del Corpo, appare oggi anacronistico identificare tali figure apicali come una dirigenza solo degli istituti penitenziari, viste le molteplici novità legislative che hanno dispiegato in ambiti anche esterni alle carceri. Si è sollecitato un impegno a ripristinare – ad esempio per i Direttori Penitenziari – il ruolo della Dirigenza Superiore, anche in virtù del fatto che il 100% dei dirigenti ha già più di 23 anni di anzianità di servizio e che il ripristino della posizione normativa ordinamentale consentirebbe maggior chiarezza nell’attribuzione degli incarichi e delle legittime aspirazioni di futura carriera. Serve, poi, fare delle modifiche alle leggi vigenti per ciò che riguarda i Funzionari ed i Dirigenti del Corpo, visto che il Regolamento della Polizia penitenziaria, così come il sistema disciplinare, risiedono in fonti legislative antecedenti all’istituzione di queste figure apicali. La Ministra della Giustizia ha assicurato che questa è stata solo una prima riunione e che saranno convocati specifici tavoli che potranno essere gestiti dai Sottosegretari del Ministero, per entrare nel merito delle tante questioni attese dalle Categorie interessate”.

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Fonte: cisl.it