Zone gialle dal 26 aprile, Repubblica: le Regioni che potranno riaprire e c’è una novità

C’è grande attesa per la giornata di venerdì 23 aprile, quando il ministro della Salute Roberto Speranza, come consuetudine, secondo i dati inviati all’Iss per il monitoraggio settimanale, firmerà le ordinanze per stabilire i nuovi colori delle Regioni. E sono molte le Regioni che sperano di diventare gialle a partire da lunedì 26 aprile, proprio per poter beneficiare degli allentamenti previsti dal nuovo Decreto, che sarà varato in questi giorni.

Ricordiamo, infatti, che nelle zone gialle sarà consentita la riapertura di bar e ristoranti anche a cena, tuttavia, solo per chi dispone di spazi all’aperto. Via libera anche alla mobilità tra regioni: sarà possibile muoversi liberamente da un’area gialla ad un’altra e solo con un pass se si vuole raggiungere zone rosse o arancioni. Riapriranno anche cinema e teatri, con stringenti misure di sicurezza, e ritorneranno a scuola tutti gli studenti di ogni ordine e grado.

Ma quali sono le regioni in cui tutto ciò sarà possibile? Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, in edicola oggi, “c’è un andamento epidemico che divide il Paese in due. Al Sud i contagi corrono ancora. Grandi realtà come la Campania e la Sicilia hanno visto i nuovi casi crescere del 19% e del 15% nell’ultima settimana. Anche la Calabria ha fatto +19%. Crescono poi la Puglia (+4%), la Basilicata (+10), la Sardegna (+14) e il Molise (+82). Non è escluso che una o più di queste Regioni passi comunque in giallo questa settimana. In particolare la Basilicata potrebbe veder migliorare lo scenario. In quel caso si aggiungerebbe alle province di Trento e Bolzano e alle 12 Regioni (Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto), che contano nell’ingresso in giallo”.

La novità è che sembrerebbe dunque che il Centro-Nord abbia più probabilità rispetto al Sud di cambiare fascia di rischio e quindi di vedersi allentate le misure restrittive in vigore ormai da più di un mese, cosa che di fatto porterebbe ad un progressivo ritorno alla normalità per milioni di cittadini e di attività economiche.

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