Scuola. Colombini: “Per garantire la presenza al 100% dei ragazzi delle superiori dobbiamo modificare la normativa che disciplina la formazione delle classi ed agire perché a settembre ci siano tutti i docenti in cattedra”

Roma, 23 aprile 2021 – “Le vicende di questi ultimi giorni e le dichiarazioni della politica sulla necessità di riaprire tutte le scuole subito, poi gradualmente ricalibrate a percentuali di studenti in presenza per le superiori leggermente aggiustate al rialzo, dimostrano in tutta la loro potenza deflagrante l’impossibilità di ridurre la discussione tra fautori della riapertura e fautori della didattica a distanza”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini.
“In prima linea in questa discussione ci siamo noi organizzazioni sindacali- sottolinea Colombini- accusate di non avere a cuore il futuro dei ragazzi e di pensare solo a tutelare il personale scolastico. Il problema è molto più complesso perché il nostro Paese e la nostra Scuola scontano anni di tagli che hanno impattato sugli spazi disponibili, sul numero di alunni per classe, su edifici scolastici vecchi e inadeguati, su un aumento irresponsabile del precariato.
È ora che la politica si assuma le sue responsabilità. Non basta dichiarare che si vuole far tornare i ragazzi in classe, non basta dire che si vogliono abolire le classi pollaio, frasi ripetute come mantra alle quali non seguono però atti concreti. Per garantire la presenza al 100% dei ragazzi delle superiori dobbiamo modificare la normativa che disciplina la formazione delle classi ed agire perché a settembre ci siano tutti i docenti in cattedra. Se i dirigenti scolastici non hanno a disposizione spazi aggiuntivi e personale disponibile come possiamo garantire il distanziamento e l’attuazione dei protocolli di sicurezza anti-covid? I dirigenti scolastici non possono essere lasciati soli a scegliere tra didattica in presenza e sicurezza. A settembre devono essere disponibili risorse, personale, spazi, mezzi di trasporto per garantire il rientro in presenza ed in sicurezza dei ragazzi.
Noi della Cisl siamo per la concretezza e chiediamo che la proposta del Ministro Bianchi, di un Patto per l’istruzione che impegni tutto il Governo, sia attuata al più presto perché le soluzioni, che dovranno essere assunte da qui a settembre devono essere condivise da tutti i soggetti del sistema di istruzione”. “La nostra scuola, i docenti, i ragazzi e le famiglie- conclude Colombini- hanno bisogno di certezze e di un clima di serenità che solo decisioni partecipate possono creare”.

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Fonte: cisl.it