Lavoro. Sbarra: “Senza legalità non ci può essere sviluppo”

29 aprile 2021- “Senza legalità, non ci può essere vero sviluppo. Per un’impresa, operare in un ambiente inquinato da mafia, camorra o ‘ndrangheta significa avere costi in più, che la rendono meno efficiente e competitiva”. Lo ha detto oggi il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, intervenuto oggi al Festival del Lavoro, ad una iniziativa su economia, mafie ed aziende in sofferenza, organizzata dai consulenti del lavoro.
“Bisogna perseguire i mafiosi e le loro attività criminali. Il primo terreno su cui colpire le mafie è lì dove fa loro più male: quello economico. Significa proseguire sulla strada della confisca delle aziende infiltrate, dei beni immobili e dei patrimoni frutto dei narcotraffici e delle attività legate al gioco d’azzardo, all’usura, alla gestione dei rifiuti, allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, agli appalti pubblici.
Gli investimenti sulle infrastrutture sono decisivi . Ma attenzione ad abbassare il livello di sicurezza, di trasparenza e di controllo, come ad esempio si è fatto in passato favorendo la logica del massimo ribasso o innalzando la quota dei subappalti.
Guai, insomma, a mettere mano al Codice degli appalti pubblici in modo tale da destrutturare regole e tutele. La risposta decisiva è il lavoro. Bisogna affrancare le persone dalla paura e dal bisogno. Questo bisogna fare. Combattere le disparità sociali e territoriali. Riscattare allo sviluppo il Mezzogiorno. Realizzare infrastrutture materiali, digitali e sociali. Investire su sanità, scuola e pubblico impiego. È il lavoro che contribuisce ad innalzare le difese immunitarie di legalità”.

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Fonte: cisl.it