Smart working, è stop. Il Mattino titola: gli statali da lunedì in ufficio

Fine dello smart working obbligatorio della pubblica amministrazione. E’ questa una delle principali novità contenute nel decreto proroghe approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Una novità destinata a cambiare probabilmente i servizi della pubblica amministrazione, finanche a sveltire le pratiche che da più di anno subiscono rallentamenti dovuti allo svuotamento degli uffici statali e ad una forma di lavoro, quella del lavoro agile, che non certo può dirsi sinonimo di efficienza e qualità. E’ quanto si auspicano famiglie e imprese dopo circa un anno di disservizi.

Ecco quanto scrive in proposito il quotidiano Il Mattino in edicola oggi riportando anche le parole del Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta (Fi):

Il provvedimento voluto da Brunetta elimina da subito l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di tenere in lavoro agile almeno il 50 per cento dei dipendenti. Questo significa che dal giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta del provvedimento (probabilmente lunedì 3 maggio), i capi degli uffici potranno richiamare al lavoro in presenza tutti i dipendenti di cui riterranno di aver bisogno. Il ritorno in ufficio è stato salutato con soddisfazione dallo stesso Brunetta. ‘La Pa – ha spiegato – torna alla normalità, a dare precedenza alle famiglie e alle imprese uscendo dai vincoli della pandemia’”.

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