L’Assegno unico 250 euro a figlio taglia il Reddito di cittadinanza mensile

Il tanto discusso Assegno unico e universale da 250 euro a famiglia per ogni figlio a carico dal settimo mese di gravidanza al 21° anno di età sembra dover dire addio alla partenza inizialmente fissata per il 1° luglio 2021. I tempi sono troppo stretti per fare tutte le simulazioni del caso sulla sua applicabilità ad ogni categoria di famiglia (dipendenti, autonomi, disoccupati, percettori Rdc, ecc.) e definire il testo del decreto legislativo che darebbe attuazione alla legge delega entro il 30 giugno. E poi ci sono le difficoltà più di ordine pratico, che hanno convinto il Governo a rinviare.

Un primo scoglio, come rende noto l’edizione de Il Sole 24 Ore di qualche giorno fa, è l’Isee: “è difficile immaginare che tutte le 7,6 milioni di famiglie con figli under 21 beneficiarie del nuovo assegno riescano a dotarsi entro luglio dell’Isee, l’indicatore della situazione economica del nucleo a cui sarà ancorato il nuovo contributo. I centri di assistenza fiscale sono già sotto pressione e la stagione dichiarativa è alle porte”.

Il quotidiano economico si sofferma poi su un’altra difficoltà in vista dell’attuazione della legge delega 46/2021, riguardante il reddito di cittadinanza, che meriterebbe ulteriori approfodimenti, non realizzabili in pochissime settimane.

“La legge delega – spiega il quotidiano economico – fissa la compatibilità tra le due misure, una di contrasto alla povertà e l’altra per sostenere le famiglie con figli e promuovere la natalità. Il punto chiave è capire se e in che modo l’assegno unico andrà ad integrare il reddito familiare e, di conseguenza, a ridurre l’importo del reddito di cittadinanza per i nuclei beneficiari con figli. Ad avere diritto ad entrambe le misure, secondo le stime, sono circa 1,22 milioni di famiglie”.

Stando a quanto si legge quindi l’integrazione tra le due misure (Rdc e Assegno unico) non sarebbe cosa scontata. In quanto con l’erogazione dell’Assegno potrebbe esserci un taglio mensile per i percettori di Rdc ai quali verrebbe tolta la quota aggiuntiva di cui beneficia il titolare per la presenza di figli nel proprio nucleo familiare. L’effetto sarebbe dunque di un Assegno più “light” e non è 250 euro mensili previsti inizialmente.

Resta aggiornato con noi. Unisciti alla nostra pagina Telegram cliccando qui. E’ gratis!

Non hai l’APP di Telegram? Scaricala gratuitamente cliccando qui.