Non c’è tregua nel dibattito sul blocco dei licenziamenti la cui scadenza è vicina per i lavoratori dell’industria ed edilizia: 30 giugno.
I sindacati incalzano il Governo su uno dei temi che è diventato il simbolo delle tutele della legislazione dell’emergenza, chiedendo la proroga per tutti a fine ottobre (come già per artigiani, commercio, turismo).
E così ieri, durante l’incontro sul Recovery plan, chiesto e ottenuto dai sindacati, con il presidente del Consiglio Mario Draghi, sono ritornati sulla questione.
Stando a quanto riferisce il quotidiano Il Tempo in edicola oggi Draghi avrebbe per la prima volta fatto un’apertura:
“I tre segretari generali della Cgil Maurizio Landini, della Cisl Luigi Sbarra e della Uil Pierpaolo Bombardieri hanno riferito che il governo non ha dato una risposta alle richieste di una proroga del blocco dei licenziamenti fino a ottobre rimandando la decisione a un Consiglio dei ministri ‘che dovrà decidere nella sua collegialità’. Ma Sbarra ha aggiunto ‘il governo si è impegnato a dare una risposta, noi abbiamo detto che è una necessità urgente, legata alla grave emergenza sociale e occupazionale. Dobbiamo scongiurare altri licenziamenti, dobbiamo fare in modo che nel decreto Sostegni in fase di conversione venga assicurata la proroga del blocco dei licenziamenti fino alla fine di ottobre”.
Dunque da un lato i sindacati chiedono che la soluzione venga trovata subito, in questi giorni, in Parlamento nell’ambito della legge di conversione del primo Decreto Sostegni. Mentre Draghi, che sembra non volere la soluzione parlamentare, spinge per una decisione presa dal Governo, probabilmente già dal prossimo Decreto Sostegni bis.
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