Con 207 voti favorevoli, 28 contrari e 5 astensioni, nel pomeriggio di ieri il Senato, ha approvato con il voto di fiducia al Governo il Decreto Sostegni, il Dl n. 41 entrato in vigore il 23 marzo, che nei prossimi giorni – dopo l’ok che arriverà dalla Camera – sarà legge.
Vengono confermate tutte le misure simbolo del provvedimento come i contirbuti a fondo perduto per imprese e partite Iva, il Bonus 2.400 euro per lavoratori stagionali, spettacolo, intermittenti, 3 rate del Reddito di emergenza, proroga Cig, blocco dei licenziamenti prorogato fino a fine giugno per industria/edilizia e fine ottobre per artigianato/commercio/turismo, ecc.
Diverse le novità di rilievo.
Viene coperto il ‘buco’ Cig per il mese di marzo. Pertanto i lavoratori che pecepiscono Cig, Cig in deroga, Assegno ordinario (Fis, Fsba, Formatemp) e che hanno ‘fatto cassa’ per 12 settimane consecutive da inizio gennaio, riceveranno anche l’indennità per i giorni a partire dal 26 marzo e fino al termine del mese (per approfondire clicca qui).
Si tratta di un contributo fino a 1.000 euro che sarà erogato per cosiddetti ‘esodati’ dei ristori. Ossia quelle partite Iva attivate nel 2018 ma la cui attività di fatturazione è iniziata nel 2019, che non rientravano tra i beneficiari del fondo perduto.
Grazie agli emendamenti della Lega, approvati da tutti, viene garantita l’esenzione del canone Rai da un iniziale 30% al totale 100% per i pubblici esercizi costretti alla chiusura durante la pandemia.
Per il settore turistico sono stati previsti delle agevolazioni per alberghi, bar, ristoranti che:
Il Decreto prolunga la durata dei voucher viaggi – da non confondere col bonus vacanze – emessi per voli, treni, pacchetti turistici ma anche per le gite scolastiche. La durata passa da 18 a 24 mesi.
Durano invece tre anni quelli per gli spettacoli.
Dei Voucher potranno essere emessi dalle palestre, da usare fino a 6 mesi dopo la fine dello stato di emergenza.
E’ stato creato un Fondo da 10 milioni per aiutare i genitori separati o divorziati in difficoltà economiche a causa della pandemia a garantire l’assegno di mantenimento. Il beneficio massimo è di 800 euro al mese.
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