Sicurezza, Patente a punti per individuare aziende ‘a rischio’ e più potere agli RLS

“Serve una Strategia nazionale per la salute e sicurezza sul lavoro, l’Italia è l’unica nazione europea che non l’ha ancora elaborata, che indichi le linee politiche e le risorse economiche che il governo intende impegnare sul tema della prevenzione, ricerca, formazione, informazione”, questa la richiesta congiunta di Cgil, Cisl, Uil al Governo per rimettere al centro la drammatica questione degli infortuni e i decessi sui luoghi di lavoro e la sicurezza.

Richiesta che i sindacati estendono anche alle Autonomie locali e alle associazioni di rappresentanza delle imprese. “Non possiamo abbassare la guardia – dicono i sindacati – , dobbiamo fermare questa strage. La sicurezza è un investimento non un costo“.

E passano – con un comunicato stampa – a fare delle specifiche proposte che anticipano e annunciano di voler porre all’attenzione del Governo quando sarà convocato il Tavolo nazionale sulla sicurezza.

Innanzitutto, dichiarano i sindacati, “al Governo chiediamo di rilanciare controlli e ispezioni assumendo subito nuovi ispettori e medici del lavoro; dare piena attuazione al Testo Unico 2008; avviare una campagna di sensibilizzazione ad ogni livello, cominciando dalle scuole.

Parole che sembrano trovare già un primo segnale di apertura da parte del Presidente del Consiglio Mario Draghi che ieri alla Camera dei Deputati a proposito del tema sicurezza ha parlato dell’importanza di “investire nella cultura della prevenzione” e “nella vigilanza, annunciando i concorsi per prossime assunzioni di Ispettori attingendo dalle risorse del Recovery Plan.

Inoltre i sindacati hanno rilanciato su un tema caro ai sindacati, laPatente a Punti” per tutte le aziende, con meccanismi premiali e sanzionatori che coinvolgano tutti gli operatori economici delle filiere. Così come un maggior spazio di azione per i Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza (RLS) che – si legge nel comunicato “devono essere più coinvolti nelle procedure di sicurezza nelle imprese”.

“Oggi si apre un fronte di lotta”, concludono i sindacati che annunciano una mobilitazione che coinvolgerà tutti i territori e che a livello nazionale ci vedrà impegnati in tre iniziative unitarie il prossimo 20 maggio”.

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