Con il Decreto Sostegni bis arriva il “contratto di rioccupazione”. Ad anticiparlo è Ansa.it apprendendo la notizia da fonti governative che parlano di una nuova tipologia contrattuale legata alla formazione.
Il contratto di rioccupazione, a differenza delle precedenti esperienze come il contratto di formazione lavoro o il contratto di inserimento che tanto rievoca, sarà una cosa diversa: un contratto a tempo indeterminato e si applicherà a tutti i settori.
Avrà come elemento caratterizzante l’obbligo di formazione del neo assunto ed un periodo di prova per la durata massimo di sei mesi (che è anche quella prevista dalla legge). L’azienda che assumerà con il contratto di rioccupazione potrà beneficiare di sgravi contributivi al 100% – che si cumulano con gli altri previsti dalla legge – che andranno restituiti nel caso in cui il lavoratore non venga poi confermato in servizio.
“La norma, proposta dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, – scrive Ansa – punta a a mettere in moto un sistema che favorisca la ripartenza e un’alternativa ai licenziamenti (il primo blocco scadrà il 30 giugno)”.
Il dato politico che si coglie da questa proposta è che il Governo non intende prorogare il blocco dei licenziamenti, che pertanto tornerà al vecchio regime a partire dal 1° luglio. I lavoratori che perderanno il posto di lavoro però avranno la possibilità di essere riassunti con questa nuova forma contrattuale.
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