Mentre si attende che il Ministero del Lavoro dia il via libera al decreto direttoriale per liquidare le risorse al Fondo Artigiani, è notizia di ieri che il proprio FSBA ha inviato al Ministero la “rendicontazione relativamente al fabbisogno 2021 (D.L. 178/2020)”.
Il documento che in buona sostanza mette nero su bianco tutte le domande di intervento di assegno ordinario che FSBA ha ricevuto in questi primi mesi dell’anno e per pagare le prestazioni sociali del 2021.
Con un post su Facebook FSBA ha fatto sapere di aver richiesto le risorse “per pagare i giorni di cassa integrazione di gennaio, febbraio, marzo e aprile (quello che è già stato inserito a sistema dai consulenti e centri servizio)… 354 milioni”. Sono quattro dunque le mensilità di assegno ordinario che i lavoratori potranno ricevere ma considerato i tempi dei consulenti e dei centri servizi che in questi mesi sono particolarmente carichi di adempimenti di ogni tipo, è ragionevole stimare che il mese di marzo non lo riceveranno tutti e la mensilità di aprile sarà probabilmente un ‘lusso’ per una manciata di lavoratori.
Cosa manca ai pagamenti della Cig Artigiani? E soprattutto quanto manca? Quel che è certo è che manca ancora un altro Decreto, le ultime verifiche contabili e poi il passaggio in Banca d’Italia, quello più importante.
Sulla tempistica non ci sono certezze ma si può sicuramente fare un’ipotesi. Nel mese di marzo – mese che, da quel che ci risulta, è stato l’ultimo dei pagamenti – il Fondo Artigiani ha ricevuto le risorse ministeriali il 31, esattamente dopo 14 giorni dall’invio della rendicontazione al Ministero da parte del Fondo, secondo le dichiarazioni social di Uil Artigiani. Se così fosse, se la tempistica fosse la stessa, l’atteso maxi-bonifico dei pagamenti 2021 dovrebbe arrivare il 29 maggio, 14 giorni esatti dalla richiesta di fabbisogno, che però è un sabato e quindi slitterebbe al lunedì successivo. Una interessante suggestione, tutta da verificare.
Certamente un’occasione per verificare per davvero se sarà messa in pratica la “velocizzazione del trasferimento delle risorse al Fondo bilaterale FSBA“, come scriveva a fine febbraio il Ministero guidato da Andrea Orlando, che fino ad oggi nessuno ha toccato ancora con mano.
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