Lavoro. Sbarra: “Domani mobilitazione vertenza nazionale sicurezza. Draghi convochi un tavolo su Pnrr, Dl Sostegni Bis, Scuola, Riforme, Mezzogiorno”

 “Con le assemblee che faremo domani in tanti luoghi di lavoro apriremo una grande vertenza nazionale sulla sicurezza e la tutela della salute”. Lo ha detto oggi il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra concludendo il Consiglio Generale della Cisl Sicilia . “La tragica morte di Luana D’Orazio, a Prato e le tante vittime che quotidianamente insanguinano i luoghi di lavoro ha acceso i riflettori dell’opinione pubblica su un’emergenza nazionale che ogni anno provoca una vera strage silenziosa, indegna di un Paese civile. Per questo abbiamo avviato una mobilitazione unitaria che coinvolgerà già dalla prossima settimana le tre organizzazioni a tutti i livelli in tutto il territorio nazionale. Servono più controlli e più ispettori, un coordinamento degli enti, migliore formazione, prevenzione e cultura della sicurezza”, ha aggiunto il leader Cisl che è tornato sul tema del rapporto con il Governo.  
Chiediamo al Premier Draghi di riconvocare il tavolo di confronto con il sindacato a Palazzo Chigi. Ci sono troppi ritardi e titubanze da parte dell’Esecutivo su molte questione aperte. Dobbiamo discutere sui contenuti e governance del PNNR, affrontare il tema della riforme del fisco, semplificazioni , pubblica amministrazione , avviare la discussione sulle pensioni, non autosufficienza, chiarire i contenuti del decreto sostegni in particolare sulle  questioni del lavoro. E poi chiudere  anche l’importante Patto sulla scuola negoziato con il Ministro Bianchi. “Dobbiamo dare risposte alle tante vertenze aperte al Mise , a chi ha perso il lavoro, alle famiglie a basso reddito, ai giovani e alle donne che si vedono negato un futuro. E la risposta non può essere altri licenziamenti dal 1 luglio. Lo abbiamo detto con chiarezza al Governo: la moratoria generalizzata va prorogata almeno al 31 ottobre. Bisogna estendere le indennità COVID, rendere universali gli ammortizzatori, rilanciare le politiche attive, rafforzare i contratti di solidarietà difensivi ed espansivi . Per il Mezzogiorno bisogna cogliere le opportunità di una mobilitazione irripetibile di risorse,  con 202 miliardi entro il 2027  . In Sicilia va fatto un grande investimento sulle infrastrutture materiali e immateriali , sulla difesa del tessuto industriale e produttivo , sul rilancio della sanità , scuola , politiche sociali opportunità che oggi sono alla nostra portata se mettiamo in priorità crescita economica , qualità del lavoro sopratutto per giovani e donne , innovazione, ricerca , formazione , governo della transizione ambientale, ecologica , energetica , industriale”.

Continua a leggere qui

Fonte: cisl.it