Bozza Decreto Sostegni bis, Reddito di emergenza: ancora 4 mesi, requisiti, domanda [ESCLUSIVA]

Arrivano importanti novità dalla bozza del Decreto Sostegni bis oggi all’esame del consiglio dei Ministri, che TuttoLavoro24.it ha potuto visionare in esclusiva per i suoi lettori.

Nella sezione del Decreto Sostegni bis dedicata alle “Disposizioni in materia di lavoro e politiche sociali“, il primo articolo riguarda proprio il reddito di emergenza. Si tratta di un argomento che nelle giornate precedenti ha molto interessato sia il dibattito politico che pubblico, dal momento che il reddito di emergenza contribuisce al sostentamento di numerose famiglie in difficoltà, fornendo un aiuto economico vitale per affrontare questo periodo di crisi sanitaria ed economica.

REDDITO DI EMERGENZA DECRETO SOSTEGNI BIS: DURATA

Per l’anno 2021 sono riconosciute, su domanda, ulteriori quattro quote di reddito di emergenza (di seguito “Rem”), relative alle mensilità di giugno, luglio, agosto e settembre 2021“.

Il Decreto Sostegni bis, dunque, prevede il riconoscimento del Rem per altri quattro mesi, da giugno a settembre 2021.

REDDITO DI EMERGENZA DECRETO SOSTEGNI BIS: REQUISITI

Il Rem è riconosciuto ai nuclei familiari che, al momento della presentazione della domanda, posseggono i requisiti di seguito indicati:

a) il richiedente il Rem deve essere regolarmente residente in Italia al momento di presentazione della domanda. La legge non prevede una durata minima di permanenza, tale requisito è verificato con riferimento al solo componente richiedente il beneficio;

b) un valore del reddito familiare, determinato secondo il principio di cassa, con riferimento al mese di aprile 2021, inferiore all’importo della mensilità dello stesso REM, calcolata secondo i parametri previsti dal DL Rilancio del 2020: in altre parole occorre aver percepito un importo inferiore a quello che si “chiede” (vedi tabella in basso). Tale importo è incrementato in caso di canone di locazione dichiarato in DSU, nella misura di un dodicesimo dell’ammontare annuo dello stesso;

c) un valore del patrimonio mobiliare familiare con riferimento all’anno 2020 (verificato al 31 dicembre 2020) inferiore a 10.000 euro. Tale soglia è elevata di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo e fino a un massimo di 20.000 euro. La soglia e il massimale sono incrementati di 5.000 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza come definite ai fini ISEE di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159;

d) un valore ISEE, attestato dalla DSU valida al momento della presentazione della domanda, inferiore a 15.000 euro.

Il requisito relativo al valore ISEE viene verificato, in fase istruttoria, dall’Inps nell’ultima DSU, valida alla data di presentazione della domanda. In caso di nuclei con pre

REDDITO EMERGENZA DECRETO SOSTEGNI BIS: IMPORTI

Come si calcola l’importo del Rem che mi spetta? Occorre seguire la tabella che segue che va interpretata secondo il principio che alle famiglie di un solo componente spetta la quota minima di 400 euro e per conoscere come variano gli importi con l’aggiunta di altri componenti occorre moltiplicare per i “moltiplicatori” indicati nella colonna “Scala di equivalenza”

Ad esempio un nucleo familiare composto da due adulti e un bambino chiederà 640 euro, conseguentemente il reddito del mese di febbraio 2021 non deve essere superiore a 640 euro (importo ottenuto moltiplicando 400 x 1,6). E così via per le altre situazioni familiari.

REDDITO DI EMERGENZA DECRETO SOSTEGNI BIS: DOMANDA

Nel decreto legge viene specificato che le domande per ottenere le quote del reddito di emergenza dovranno essere presentate all’INPS entro il 31 luglio 2021, tramite le modalità che l’Istituto stesso chiarirà nei prossimi giorni. E’ assai probabile, ma ora non possiamo dirlo con certezza che i beneficiari delle mensilità Rem del Decreto Sostegni 1 non dovranno fare la domanda ma riceveranno gli importi in automatico. Ma anche su questo è bene attendere le indicazioni Inps.

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