“Non c’è lavoro dignitoso senza sicurezza e tutela della vita umana. Questo diremo oggi nelle assemblee che faremo unitariamente in tanti luoghi di lavoro. Io sarò in un grande cantiere edile in Toscana ad ascoltare le istanze dei lavoratori”. (…) “Bisogna far ripartire il Paese in sicurezza, mettendo al centro il valore sociale del lavoro, la sua qualità, la tutela della dignità della persona. È una situazione inaccettabile. Una vera emergenza nazionale che offende i valori della Costituzione e macchia in modo indelebile la dignità e la credibilità di molte aziende e delle istituzioni. Siamo quasi a 200 morti dall’inizio dell’anno, oltre tre vittime al giorno”. (…) “Non c’è settore fuori da questa strage silenziosa, dall’edilizia, all’agricoltura, dalle fabbriche ai trasporti e poi nei nuovi settori del lavoro digitale. Le difficoltà economiche legate al Covid non possono diventare un alibi per ridurre i controlli e non applicare le norme sulla sicurezza, come sta accadendo in molti casi. La vita umana viene prima di ogni logica del profitto. Un principio tradito da moltissime aziende che, mettendo in pericolo i lavoratori, non solo compiono un atto illecito ma danneggiano la credibilità delle realtà sane, che rispettano le regole e che per fortuna sono ancora tante nel nostro Paese”. (…) “Dobbiamo far capire a tutti che la sicurezza è un investimento e non un costo, rendere stabili i controlli, assumendo nuovi ispettori e medici del lavoro. Dare piena attuazione al Testo Unico del 2008, avviare una campagna di sensibilizzazione ad ogni livello, cominciando dalle scuole. (…) Insomma, serve una strategia nazionale, cosa che finora è mancata”.
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Fonte: cisl.it