“Si sono svolte oggi le assemblee unitarie degli stabilimenti Stellantis di Pomigliano e Nola, che hanno visto un’alta partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori degli stabilimenti.
Tanti i temi discussi, dall’impatto della cassa integrazione alla missione produttiva dello stabilimento.
Per garantire la piena occupazione ed eliminare il ricorso agli ammortizzatori sociali, l’avvio della produzione del Tonale ‒ per altro slittata più volte ‒ non basta, è necessario mantenere la produzione della Panda in grado di garantire alti volumi.
L’aumento degli ammortizzatori sociali ha un impatto considerevole sul salario dei lavoratori e sulla maturazione dei ratei su cui chiediamo all’azienda di farsi carico.
Va affrontato poi il problema dei lavoratori a ridotte capacità lavorative e il ricambio generazionale degli stabilimenti.
Formazione e nuova occupazione sono fondamentali per poter affrontate le sfide che la transizione ecologica e digitale sta ponendo.
Il confronto con l’azienda proseguirà nelle prossime settimane e dovrà fare chiarezza sulle questioni organizzative, sui costi industriali ma soprattutto sul futuro degli stabilimenti e sulla garanzia della capacità produttiva ed occupazionale.
Chiediamo ancora una volta al Governo di svolgere un ruolo e di procedere con l’avvio del tavolo sull’automotive in cui è fondamentale anche la presenza di Stellantis. Occorrono risposte urgenti per la tutela dell’occupazione e delle condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori di Stellantis e di tutta la filiera dell’automotive”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil e Mario Di Costanzo della segreteria Fiom di Napoli
Ufficio stampa Fiom-Cgil nazionale
Roma, 21 maggio 2021
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Fonte: fiom-cgil.it