Scuola, almeno 4 motivi per scioperare contro il Decreto Sostegni bis: date e dettagli

Il Decreto Sostegni bis non va proprio giù ai sindacati della Scuola. E così le principali sigle sindacali del personale scolastico – Cgil, Cisl, Uil, Snals e Anief – scenderanno in piazza mercoledì 9 giugno a Roma per chiedere misure urgenti per:

  • la stabilizzazione di tutti i precari sia abilitati sia specializzati con 3 anni di servizio;
  • la stabilizzazione dei DSGA facenti funzione con 3 anni di servizio;
  • il superamento dei blocchi sulla mobilità del personale,
  • il rafforzamento degli organici del personale a partire dalla conferma dell’organico Covid,
  • stop alle ‘classi pollaio’ con la riduzione del numero di alunni per classe.

Nonostante l’incremento a sorpresa del numero deglia assunti nell’insegnamento delle materie Stem (clicca qui), il Decreto Sostegni bis non piace ai sindacati che accusano il Governo di averlo predisposto “senza alcun confronto“, e puntano ad una sua modifica nella fase di conversione del Decreto in legge.

 I sindacati della scuola reputano le misure previste dal decreto legge appena pubblicato “del tutto inefficaci rispetto all’obiettivo di assicurare al sistema scolastico le condizioni ottimali per garantirne la miglior qualità ed efficacia, peraltro con evidenti e improprie invasioni delle prerogative contrattuali nella regolazione di aspetti che attengono allo svolgimento delle prestazioni di lavoro. E lontanissime dal riconoscimento nel Patto per la Scuola dell’impegno profuso da tutto il personale durante la pandemia. Ora questo riconoscimento va concretizzato e tradotto in misure e interventi che assicurino stabilità e continuità al lavoro e il regolare avvio dell’anno scolastico il primo settembre“. 

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