Subappalti, salario e diritti dei lavoratori: le novità del Decreto Semplificazioni approvato ieri

Il Consiglio dei Ministri ieri ha approvato il nuovo Decreto Semplificazioni che modifica anche la normativa sugli appalti.

La novità più importante è che il limite ai subappalti sale dal 40 al 50%. Secondo quanto riporta Adnkronos nella bozza del Dl Semplificazioni e governance sarebbe previsto che:

Il subappalto non può superare la quota del 50% dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture”. La disposizione sulla soglia dei subappalti fino al 50% è prevista “fino al 31 ottobre 2021”.

Inoltre il subappaltatore dovrà rispettare gli stessi standard qualitativi, trattamento economico non inferiore e applicazione dei medesimi contratti nazionali di lavoro previsti nel contratto di appalto:

Il subappaltatore, per le prestazioni affidate in subappalto, deve garantire gli stessi standard qualitativi e prestazionali previsti nel contratto di appalto e riconoscere ai lavoratori un trattamento economico e normativo non inferiore a quello che avrebbe garantito il contraente principale, inclusa l’applicazione dei medesimi contratti collettivi nazionali di lavoro, qualora le attività oggetto di subappalto coincidano con quelle caratterizzanti l’oggetto dell’appalto ovvero riguardino le lavorazioni relative alle categorie prevalenti e siano incluse nell’oggetto sociale del contraente principale”.

In altri termini l’azienda che sta in subappalto deve applicare lo stesso contratto collettivo dell’azienda appaltatrice e dunque le stesse condizioni salariali e normative. Quindi il subappalto non deve essere usato a pretesto per abbassare gli standard minimi di tutela per i lavoratori: questo impone la legge.

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