Con le riaperture del 1° giugno, in particolare per i ristoranti che servono i tavoli al chiuso, è ancora incertezza su come saranno composti i tavoli. Se devono ancora essere composti da 4 persone oppure anche un numero superiore.
Lo mette in luce la versione on-line de Il Sole 24 Ore che mette in luce come al momento ogni decisione è rinviata ad una futura decisione tra Governo e tecnici:
“Sarà un tavolo tecnico fra ministero, regioni e Comitato tecnico scientifico a fare il punto su cosa si può fare e cosa no nelle zone bianche o gialle. Già nella giornata del 2 giugno o al massimo il 3. La contesa principale è il numero di persone che possono sedere allo stesso tavolo. Lo scontro è nato nella giornata di ripartenza, con i ristoranti finalmente aperti anche al chiuso e con la possibilità di riassaporare un caffè al bancone del bar. Invece per ristoranti e bar il 1° giugno è stata la giornata della confusione sul numero dei commensali al tavolo. Da una parte la tesi del ministero della Salute – quattro a tavolo in zona bianca o gialla se non conviventi – , dall’altra quella del ministero degli Affari regionali: quattro tavola solo in zona gialla”.
Nel dubbio e in attesa di un chiarimento definitivo i ristoranti continuano ad applicare la regole delle 4 persone per tavolo, anche per evitare di incappare in multe. L’unica eccezione ammessa dal Ministero del Salute riguarda il legame tra i commensali: se sono tutti conviventi a tavola possono essere più di 4.
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