“Bruxelles non conosce la realtà del nostro Paese, rischiamo una valanga di licenziamenti”. E’ quanto sottolinea in una intervista a Repubblica.it il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra. “La Commissione Europea ignora o non conosce bene la grave situazione occupazionale del nostro paese. Abbiamo perso già oltre un milione di posti di lavoro e chi poteva licenziare lo ha già fatto per effetto delle deroghe al blocco. Si tratta dunque di evitare un’altra valanga di licenziamenti in tanti settori come tessile, calzaturiero, chimico, automotive, filiere di piccole e medie imprese interdipendenti con i comparti del turismo, terziario, commercio, servizi che vanno certamente sostenuti con sgravi e sussidi ma che continuano a soffrire la crisi nonostante le parziali riaperture. Mantenere il blocco dei licenziamenti almeno fino ad ottobre è solo una proposta di buon senso. Un atto di responsabilità, in linea con l’appello di ieri del Presidente della Repubblica Mattarella che ci chiede uno sforzo collettivo. Quanto agli stagionali, ai contratti a termine e somministrati, – aggiunge il leader Cisl- c’è stato un piccolo recupero fisiologico negli ultimi mesi legato alle riaperture, occorre estendere e rafforzare l’assegno di ricollocazione per sostenere i lavoratori nelle transizioni, prolungare la durata della Naspi togliendo il decalage, rendere finalmente universali i sistemi di protezione sociale, impegnare le persone in percorsi di formazione continua, assicurare la ripresa degli investimenti con forti condizionalità alle aziende per la qualità e stabilità della occupazione. Sono temi che l’Europa con le sue Raccomandazioni chiede da molti anni. Sono rivendicazioni che abbiamo sollecitato a tutti i governi ma l’Italia resta ancora al palo. Non alimentiamo guerre tra garantiti e non garantiti. Noi vogliamo tutelare l’occupazione di tutti i lavoratori a prescindere dal contratto di lavoro”.
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Fonte: cisl.it