Cassa integrazione, INPS comunica lo sblocco delle domande: ecco da quando e con quale ritardo

Dopo i blocchi delle autorizzazioni delle domande di Cig, Cig in deroga e Assegno ordinario FIS da parte dell’Inps per mancanza di risorse, arriva la soluzione che porterà nei prossimi giorni alla ripresa dell’attività ordinaria dei pagamenti delle sedi periferiche.

A dare la notizia è proprio Inps con un comunicato in cui fa sapere di aver definito tecnicamente con il Ministero dell’Economia, ieri, ”la norma approvata in Consiglio dei Ministri lo scorso venerdì 5 giugno che consente all’Istituto di autorizzare ulteriore Cassa integrazione Covid nel rispetto della normativa vigente in tema di limiti di spesa e monitoraggio prospettico”. In altre parole anche se il Governo aveva trovato la soluzione politica al blocco finanziario Inps duranta il Consiglio dei Ministri di venerdì scorso, la definizione tecnica della norma era rimasta in sospeso ed è stata messa a punto solo ieri.

La norma prevede che Inps potrà utilizzare i “risparmi dal Dl 137/2020” (l’utilizzo effettivo delle aziende è sempre più basso di quanto richiesto) e rimodulare “alcune voci di spesa relative alle integrazioni salariali”, garantendo in questo modo una copertura da 7,3 a 8 miliardi.

Cassa integrazione, sblocco domande Inps: quando?

Inps fa sapere che con la soluzione tecnica trovata si proseguirà “senza difficoltà nel processo di autorizzazione, sospeso solo per alcuni giorni per superare i vincoli di legge”.

Ma lo sblocco vero e proprio non avverrà subito. Occorrerà infatti attendere l’entrata in vigore del Decreto che conterrà la norma definita ieri. Come chiarito da Il Sole 24 Ore in edicola oggi infatti la norma messa a punto a livello tecnico da Inps e Ministero dell’Economia ”confluirà nel Dl sull’assegno unico”.

Si dovrà attendere dunque la pubblicazione e l’entrata in vigore di questo Decreto (tra oggi e domani), che porta con sé le necessarie coperture economiche, per poter riprendere la regolare attività autorizzativa delle sedi Inps. Di fatto le procedure autorizzative subiranno un ritardo di almeno due settimane se si tiene conto della data da cui il blocco è partito secondo le fonti ufficiali Inps: 28 maggio. Secondo fonti sindacali invece il blocco risale già da qualche giorno prima.

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