Accordo europeo su digitalizzazione

Nel giugno 2020, in piena pandemia, le parti sociali europee (Ces, Businesseurope, SMEunited, CEEP) hanno sottoscritto un accordo quadro autonomo in tema di digitalizzazione. Tale accordo era previsto nel Programma di lavoro delle parti sociali europee relativo al triennio 2019-2021.

In linea con i precedenti accordi autonomi (da ultimo quello sulla violenza e le molestie nei luoghi di lavoro), l’accordo deve essere recepito dalle parti sociali nazionali entro 3 anni introducendo misure attraverso la contrattazione collettiva, compresa quella aziendale o comunque quella definita dalle parti come la più appropriata.

L’intesa europea individua una strategia che coinvolge l’impresa, i lavoratori e le rappresentanze sindacali rispetto a quattro tematiche: formazione professionale, modalità di disconnessione, intelligenza artificiale e controllo tecnologico sul lavoratore.

“Nel periodo di negoziato dell’accordo europeo e anche in fase di sottoscrizione, CGIL, CISL e UIL hanno avuto modo di esprimere la loro opinione e di partecipare fattivamente alla redazione dello stesso. Pur considerando questo accordo in linea con altri accordi autonomi in cui si enunciano principi, vi sono sicuramente elementi positivi, che possono essere valorizzati nella fase di recepimento o che possono servire come base di partenza per proporre misure interessanti, anche alla luce degli insegnamenti della pandemia e della transizione digitale, presente anche nei piani di investimento europei e nel PNRR. “

Purtroppo, da giugno dell’anno scorso non è stato possibile condividere la traduzione né l’implementazione dello stesso con Confindustria che ha espresso informalmente un giudizio critico sull’accordo, pur avendolo sostenuto nel processo di adozione a livello europeo.

In allegato il testo tradotto e condiviso unitariamente e la versione originale in inglese.

Cgil Cisl Uil hanno inoltre previsto un’iniziativa unitaria per presentare i contenuti dell’accordo e riflettere sul percorso di implementazione a livello nazionale.

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Fonte: cisl.it