Recovery plan, approvazione il 23 giugno: pagamenti già a luglio

Con l’approvazione dei Recovery Plan nazionali dei paesi dell’Unione Europea, che arriverà dalla Commissione Europea il 23 giugno, dovrebbero arrivare già a luglio i primi pagamenti verso ogni singolo Stato delle risorse europee promesse.

La tranche attesa è del 13% del totale ed è stata richiesta attraverso il PNRR italiano che ammonta a circa 222 miliardi di euro.

L’approvazione non è garantita perchè ogni piano deve promettere di utilizzare le risorse per valorizzare taluni ambiti produttivi o di processo: ambiente, digitalizzazione e trasparenza. I pagamenti dovrebbero avvenire ‘a sportello’, seguendo cioè le tempistiche con le quali i paesi europei hanno inviato il proprio Piano, chi l’ha inviato prima dovrebbe ricevere prima il finanziamento.

Recovery Plan: le sei missioni indicate nel Pnrr

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di tutti i singoli Paesi, in accordo con il regolamento europeo, punta a perseguire sei missioni:

  • digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
  • rivoluzione verde e transizione ecologica;
  • infrastrutture per una mobilità sostenibile;
  • istruzione e ricerca;
  • inclusione e coesione;
  • salute.

Tutti i progetti del nostro Paese, oltre a queste missioni, dovranno tenere conto e garantire di intervenire su queste tre grandi questioni:

  • disuguaglianza di genere;
  • inclusione giovanile;
  • divari territoriali.

Per l’attuazione dei progetti del PNRR, l’Italia ha chiesto il massimo dei finanziamenti, tra prestiti e fondo perduto. Si parla di 191,5 miliardi dal Next Generation EU, a cui si aggiungono altri 30,6 miliardi stanziati direttamente dal nostro Paese attraverso l’istituzione di un Fondo complementare. Sono stati stanziati, inoltre, entro il 2032, ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche e per il reintegro delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione. Considerando anche le risorse del programma REACT-EU, che ammontano a ulteriori 13 miliardi, il totale dei fondi a cui avrà accesso l’Italia per questi progetti sarà di oltre 261 miliardi di euro.

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