“Molto spesso i dipendenti delle grandi aziende sono trattati come numeri, talvolta vengono semplicemente chiamati ‘costo del lavoro’. La colletta dei dipendenti Atac per ricomprare un tablet per la didattica a distanza a un ragazzo che lo aveva perso sul bus è un gesto semplicemente bellissimo, che ci fa riscoprire il valore straordinario delle comunità lavorative, e l’umanità che sottende ogni ‘numero’”. Così il Segretario Generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, e il Segretario regionale responsabile del dipartimento della Fit-Cisl del Lazio, Roberto Ricci, in una nota in cui aggiunge che “conosciamo da vicino i lavoratori Atac. Persone che spesso sono capri espiatori di malfunzionamenti generali e della tensione generale. Persone esposte a ritmi quasi quotidiani di aggressioni, che in questo anno di pandemia non si sono mai fermate, e che si sono spesso trovate a gestire insieme la guida di un mezzo pubblico e il contingentamento sociale. Persone che ancora aspettano il rinnovo del Ccnl di riferimento: a loro va il nostro grazie, non di maniera. Siamo convinti che una nuova e migliore mobilità possa passare soltanto dal buon trattamento di chi lavora al suo interno”.
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Fonte: cisl.it