Dopo le stop all’inoculazione del vaccino AstraZeneca agli under 60 l’opinione pubblica e la comunità scientifica si domanda quali sono le alternative più ‘sicure’ al vaccino anglo svedese.
Durante la trasmissione televisiva Mezz’ora in più, in onda su Rai3, è stata data evidenza dei dati AIFA, l’autorità italiana del farmaco che si occupa di vigilare anche sugli effetti indesiderati dei vaccini, che mostrano a sorpresa come anche le segnalazioni di reazioni avverse conseguenti all’uso vaccino Pfizer abbiano dei numeri rilevanti.
Stiamo parlando di un tasso di segnalazione per Pfizer nel 68,7% dei casi, per un vaccino che è ormai il primo come dosi somministrate (per il 71,8%).
Segue AstraZeneca con un tasso di segnalazione nel 20,8% dei casi, per una percentuale di dosi somministrate pari al 20,8%. E a seguire Moderna 9% su 3,9% di dosi somministrate e Johnson&Johnson 1,5% di segnalazioni per un numero di dosi somministrate che occupa lo 0,3% del totale.
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