Carceri. Vespia (Fns Cisl): “Grazie al Presidente Mattarella ed al Ministro Cartabia. Politica ed istituzioni facciano di più per personale penitenziario. No a misure episodiche ed a soluzioni tampone”

“Come Fns Cisl, la Federazione Nazionale della Sicurezza della Cisl, ringraziamo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l’ apprezzamento espresso oggi nel messaggio inviato al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Bernardo Petralia, in occasione del 204° anniversario della costituzione del Corpo, nei riguardi delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria per l’attività svolta al servizio dello Stato”. Lo dichiara in una nota Massimo Vespia, Segretario Generale della Fns Cisl. “Ci auguriamo che l’encomio del Capo dello Stato per una categoria di lavoratrici e lavoratori che si occupa quotidianamente della sicurezza dell’ intero Paese- sottolinea Vespia- possa essere finalmente recepito dal mondo della politica e delle istituzioni che finora hanno fatto ben poco per questo settore, nonostante le tante promesse e le belle parole espresse. “Oltre a compensare la forte carenza di organico è necessario intervenire sull’organizzazione del servizio all’interno degli Istituti e mettere mano alle norme relative all’Ordinamento Penitenziario ed al codice penale. Per evitare le aggressioni continue agli agenti, condannate oggi dal Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, chiediamo azioni e provvedimenti strutturali e non misure episodiche. Per risollevare il comparto c’è veramente tanto da fare: mettere mano alla carenza degli organici, rinnovare ed ammodernare molte carceri assai vecchie, alcune dell’epoca borbonica, del tutto inadeguate, creare spazi per il personale ed ausili tecnologici per migliorare il servizio”. “Apprezziamo le parole della Cartabia sull’ utilizzo delle risorse del Recovery per migliorare una situazione non più sostenibile- conclude Vespia- e torniamo a chiedere proprio al Ministero della Giustizia ed al DAP soluzioni concrete ed immediate: basta misure tampone che non risolvono il problema, è tempo di passare dalle parole ai fatti”.

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Fonte: cisl.it