Contratti terziario e crisi aziendali. Guarini (Fisascat): “Maturi i tempi per rinnovare i contratti nazionali e dare risposte concrete ai lavoratori”


Ricondurre il confronto sulle crisi aziendali in sede istituzionale, con il coinvolgimento del Mise e del ministero del Lavoro per dare una concreta prospettiva occupazionale alle lavoratrici ed ai lavoratori coinvolti, attraverso la costituzione di una Cabina di Regia con il ruolo attivo delle Parti Sociali”. E’ la proposta lanciata dal segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini in occasione della riunione del Consiglio Generale convocato in presenza a Roma. Un evento a cui prende parte anche il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra voluto organizzare il presenza dalla federazione cislina per fare il punto sullo scenario contrattuale e sugli effetti della pandemia da Covid nei settori del commercio, turismo e servizi, dove anche si assiste ad un cambio di paradigma epocale, con l’ascesa dell’e-commerce e la riduzione dei format di vendita.
Tra le vertenze recenti più emblematiche della crisi economica generata dalla pandemia nel retail del commercio, quelle della catena di profumerie tedesca Douglas Italia e delle catene statunitensi Disney Store e GAP. A fronte di un investimento spostato tutto sul canale di vendita on line le tre multinazionali hanno avviato una radicale riorganizzazione delle attività di vendita comunicando la dismissione di tutta o di parte della rete vendita. Nell’ambito della distribuzione moderna organizzata risalta la vicenda della rete Ex Auchan, ora Margherita Distribuzione, conclusa, sul fronte occupazionale, con un accordo tra Parti Sociali sull’incentivo all’esodo volontario.
«Il contributo più significativo alla soluzione del problema degli esuberi che si riproporrà quando terminerà il blocco dei licenziamento – ha sottolineato Davide Guarini – rischia di darlo proprio la cosiddetta risoluzione incentivata dei rapporti di lavoro, mentre si deve cominciare a lavorare seriamente sul tema delle ricollocazioni utilizzando al meglio il periodo di tempo che vedrà l’utilizzo intensivo degli ammortizzatori sociali conservativi». Inoltre Guarini ha sottolineato che «unitamente agli strumenti passivi di integrazione al reddito in costanza di rapporto di lavoro bisognerebbe dare vita ad una nuova generazione di politiche attive finalizzate all’assunzione a tempo indeterminato del personale oggi in cassa integrazione Covid».
Dal Consiglio Generale della Fisascat Cisl Guarini sollecita anche l’accelerazione dei negoziati di rinnovo dei contratti nazionali del terziario, distribuzione e servizi, della distribuzione moderna organizzata e della distribuzione cooperativa applicati ad oltre 2,4 milioni di lavoratrici e lavoratori. «Effettuati i primi incontri con le associazioni imprenditoriali– ha sottolineato – dobbiamo dire che le trattative, da svolgersi in commissioni tematiche, non sono ancora partite».
Per il sindacalista «non è tollerabile che le imprese ritengano i lavoratori meritevoli di ricevere il vaccino prima di altre categorie e poi si disconosca il loro sacrosanto diritto a vedersi aggiornati i livelli retributivi». «Riteniamo siano maturi i tempi per avviare una trattativa serrata che si faccia carico di una grande responsabilità – ha concluso il sindacalista – quella di rinnovare i contratti nazionali e dare delle risposte concrete ed apprezzabili ai lavoratori del terziario e della distribuzione che tanto hanno dato durante il complicato periodo del lockdown».

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Fonte: cisl.it