Il Decreto Sostegni e il suo ‘bis’ prevedono un’uscita graduale dal blocco dei licenziamenti che dura ininterrottamente da febbraio 2020. Dal 1° luglio è il turno di industria e costruzioni che possono usare la cassa integrazione ordinaria e straordinaria senza pagare i contributi addizionali fino alla fine dell’anno, in quel caso non possono licenziare. Dal 1° novembre avranno via libera le imprese del turismo, commercio, artigianato che fino al 31 ottobre avranno la cassa integrazione gratis.
I sindacati spingono per una proroga del blocco dal 1° luglio e per il 26 giugno hanno convocato una manifestazione nazionale. I prossimi giorni saranno decisivi per le scelte del Governo Draghi, lo mette in luce Il Sole 24 Ore in edicola oggi che sottolinea come “l’ultima parola spetta a Mario Draghi”:
“I sindacati spingono per prorogare il blocco generalizzato almeno fino al 31 ottobre. I partiti di maggioranza sono divisi e ciascuno offre una ricetta differente. Senza accordo all’interno del Governo non sono previste modifiche. Unica ipotesi, non del tutto scartata, è un rafforzamento degli strumenti emergenziali fino all’autunno solo per i comparti più in difficoltà (tessile-abbigliamento-moda)”.
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