Puglia. Cisl: “Proclamazione stato agitazione personale area comparto Asl Lecce”

 

Richiesta tentativo di conciliazione e raffreddamento ai sensi dell’art. 2, comma 2. Legge n. 146/1990 come modificato dalla Legge n. 83/2000.

Fabio Orsini, Segretario Generale della Cisl Fp di Lecce e Antonio Piccinno, Coordinatore Provinciale Sanità Cisl Fp

Troppe le problematiche divenute col tempo vere e proprie criticità.

La Asl risponda ai lavoratori e alle loro esigenze!

 

 

***

 

«Tenuto conto che a tutt’oggi nessun riscontro è stato dato sulle criticità più volte evidenziate e sulla possibilità di garantire le ferie estive al personale dipendente, la nostra organizzazione sindacale proclama lo stato di agitazione del personale afferente a tutte le macrostrutture della Asldi Lecce, con successiva possibile dichiarazione di ulteriori forme di protesta che saranno all’uopo comunicate a norma di legge».

 

Si chiude con queste parole dure ma chiare la nota sulla proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori dell’Area Comparto Asl di Lecce che la Cisl Funzione Pubblica – Coordinamento Sanità ha fatto pervenire al Prefetto di Lecce e al Direttore della Asl.

 

Troppe le problematiche, divenute col tempo vere e proprie criticità, che non trovano risposta e rischiano di ripercuotersi sugli standard qualitativi di prestazioni professionali determinanti per la salute dei cittadini.

 

Carenze di personale e problematiche di organizzazione di lavoro sono temi che devono essere immediatamente affrontati. Eppure non abbiamo ricevuto uno straccio di risposta sulla turnazione H24 per TSRM del Presidio Ospedaliero di Gallipoli e per TSLBM del P.O. di Casarano, sulla carenza di personale amministrativo al nosocomio di Gallipoli, sulla carenza dipersonale medico nelle Sale Operatorie di Galatina, sulla carenza di personale a vario titolo al Vito Fazzi di Lecce, al Pronto Soccorso di Casarano, al reparto di Ostetricia diGalatina, ecc. ecc.

 

È arrivato il momento che l’Asl non tratti consuperficialità e disinteresse queste situazioni. Non è più tempo di far finta di nulla! Come non è più tempo di tergiversare sulla questione delle ferie che il personale ha maturato e meritato e che rischia dopo mesi e mesi di lavoro indefesso di non poter fruire.

 

Infatti, dopo aver predisposto un articolato prospetto delle urgenze, scaturite dalla presunta carenza o cattiva redistribuzione del personale su tutta la rete della ASL di Lecce, abbiamo rappresentato che tali carenze avrebbero potuto influire su una reale impossibilità di fruire delle ferie estive da parte del personale dipendente in alcune specifiche UU.OO. dislocate nelle varie Macrostrutture Aziendali. Ma anche questa ultima nota, come tutte le altre, è rimasta lettera morta.

 

Va anche detto che, nella cosiddetta fase di ripartenza di prossima attuazione, deve essere prioritaria una ricollocazione al meglio del personale (Mobilità Volontaria Interna) e, in primis, deve essere previsto il reintegro del personale fuoriuscito dalle UU.OO. di appartenenza per poter fronteggiare le note aperture o implementazioni di nuovi posti letto Covid e Post Covid.

 

Questo abbiamo chiesto alla Asl anche al fine di dare ristoro agli stessi operatori che da circa un anno e mezzo sono impegnati nella lotta alla pandemia da SarSCov2 e che a parole sono stati definiti ‘angeli’, ‘eroi’, ‘lavoratori esemplari’. A parole, appunto...

 

Questo si voleva chiedere nella delegazione trattante del 09.6.2021, ovvero, di attivare un reclutamento di personale infermieristico e di supporto, al fine di poter garantire i Lea in alcune UU.OO. nonché le ferie estive al personale dipendente. Ma niente. A tutt’oggi solo ritardi e silenzi!!!

 

La Cisl Fp di Lecce – Coordinamento Sanità, pertanto,proclama lo stato di agitazione

del personale. «Se l’Asl vuole scongiurare le ipotesi di ulteriore forme di protesta – concludono nella nota Fabio Orsini, Segretario Generale della Cisl Fp di Lecce e Antonio Piccinno, Coordinatore Provinciale Sanità Cisl Fp è pregata di esperire il citato tentativo di conciliazione e raffreddamento dei conflitti senza ulteriori ritardi».

Continua a leggere qui

Fonte: cisl.it