Vaccino, il rifiuto porta al congedo non retribuito per il lavoratore: ecco dove

Potrebbero essere costretti a prendere un congedo non retribuito i lavoratori che rifiutano di vaccinarsi contro il Covid-19 malgrado l’obbligo per alcune categorie. Lo rende noto Adnkronos.it da una notizia che viene direttamente dalla Russia, dopo l’annuncio dell’iniziativa da parte del Ministro del Lavoro russo, Anton Kotyakov, mentre nel Paese la campagna di vaccinazione procede a rilento e aumentano i casi.

“Se le autorità sanitarie di una regione rendono obbligatoria la vaccinazione per alcune categorie di lavoratori, un dipendente non vaccinato potrebbe essere sospeso“, ha affermato il ministro, citato dai media locali. Secondo Kotyakov, la sospensione dal lavoro durerà fino a quando sarà in vigore il decreto per la vaccinazione obbligatoria. Nella capitale Mosca questa misura riguarda i lavoratori del settore dei servizi. Anche a San Pietroburgo, una delle sedi degli Europei di calcio, sono state adottate regole simili.

Sebbene il vaccino contro il Covid in Russia sia disponibile da dicembre, LA campagna di vaccinazione russa, si diceva, prosegue a rilento: solo 19,5 milioni su circa 146 milioni hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, riporta il sito web ‘Gogov’. E la prospettiva non promette bene: un recente sondaggio indipendente ha rilevato che il 60% dei russi non ha intenzione di vaccinarsi.