Blocco dei licenziamenti, ipotesi proroga a ottobre per la Moda e aziende con questi requisiti

La norma che pone il divieto di licenziamento ininterrottamente dal marzo dell’anno scorso decadrà il 30 giugno. Mercoledì prossimo. Dal giorno seguente le imprese industriali e dell’edilizia potranno interrompere i rapporti di lavoro applicando le regole ordinarie in materia di licenziamenti.

Da giorni si parla di una possibile proroga limitata alle sole aziende della filiera della Moda ancora in forte sofferenza. Tuttavia secondo quanto riferisce il quotidiano Il Messaggero in edicola oggi ci potrebbero essere delle novità. Si fa avanti infatti un’ipotesi, che la maggioranza di Governo deve ancora ben valutare, che porterebbe ad un ampliamento del blocco:

“Si fa vanti la proposta di Enrico Letta: prorogare il blocco in modo selettivo ancora per alcuni settori ancora fortemente in sofferenza (dal tessile al turismo), e per tutte le vertenze che hanno il tavolo aperto al Mise. Toccherebbe proprio al team di Giorgetti (Ministro Sviluppo economico, ndr) individuare i Codici Ateco, per i quali resterebbe il blocco fino al 31 ottobre. Come lo stesso Giorgetti ha ricordato qualche giorno fa infatti ‘la ripresa toccherà in modo diverso settori e settori, ci saranno settori in cui ci sarà carenza di forza lavoro altri con il fenomeno opposto e dobbiamo sforzarci di gestire, in questa fase in cui ci saranno inevitabilmente scompensi tra filiere, di aiutare il ricollocamento dei lavoratori con una formazione e con una capacità di restyling molto veloce rispetto alla fase di crescita forte, difficile da gestire in alcuni settori”.

Dunque la novità che emerge è un allargamento del blocco fino al termine di ottobre anche per grandi aziende che al momento hanno vertenze aperte al Ministero dello Sviluppo Economico come quelle dei lavoratori di Whirpool, Arcelor-Mittal (ex Ilva), Alitalia, ecc., che sarebbero i primi a rischiare di perdere il posto di lavoro.

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