Si fa sempre più preoccupante la presenza della cd. variante Delta del virus Covid, nota anche come ‘indiana’, che dilaga nel mondo ed inizia a far sentire la sua presenza anche in Italia con i primi focolai.
Va seguita “con la massima attenzione”, ha avvertito il ministro della Salute, Roberto Speranza che viene da giorni in cui si è deciso di sopprimere l’obbligo di mascherina all’aperto per via di forti segnali di miglioramento dei contagi che però vanno presi con le giuste cautele e con moderato entusiasmo. Sì perché, la mutazione del Covid “è del 40-60% più trasmissibile” rispetto alla variante più comune in circolazione.
Come spiegato dal Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie (Ecdc) – e riportato dai principali quotidiano – si prevede che “entro fine agosto il 90% delle nuove infezioni nell’Ue da Sars-CoV-2 sarà dovuto a questa variante“.
Alla mutazione, fanno sapere gli esperti, “può essere associata a un rischio maggiore di ospedalizzazione“. “Gli scenari”, esposti nella valutazione dell’Ecdc, “indicano che qualsiasi allentamento durante i mesi estivi del rigore delle misure non farmaceutiche che erano in vigore nell’Ue a inizio giugno potrebbe portare a un rapido e significativo aumento dei casi giornalieri in tutte le fasce d’età, con un aumento associato dei ricoveri ospedalieri e decessi, che potrebbero raggiungere gli stessi livelli dell’autunno del 2020 se non verranno prese misure aggiuntive”.
Dunque anche lo stop all’obbligo delle mascherine all’aperto (ma resta al chiuso), unito alle riaperture e ad una di fatto ‘flessibilizzazione’ del distanziamento, secondo quanto dicono gli esperti può portare ad avere una dominante dei casi variante Delta nel giro di poche settimane.
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