Ieri la Banca d’Italia ha presentato a Napoli il suo rapporto annuale sull’economia della Campania. Osservato ‘speciale’ dei fenomeni economici e sociali è il periodo in cui la pandemia viaggiava con numeri da zona rossa.
Ecco quanto si legge sul quotidiano Il Mattino in edicola oggi a proposito di quella parte del Rapporto Bankitalia che ha messo in luce come siano stati fondamentali, in questi mesi, gli interventi legislativi che hanno introdotto sussidi e sostegni alle famiglie e imprese:
“per far fronte alla pandemia e dare un reddito minimo a queste famiglie sono stati usati strumenti straordinari, molti non più ripetibili. Nel 2020 è cresciuto il ricorso al reddito e alla pensione di cittadinanza: i beneficiari al termine dell’anno hanno raggiunto le 236.000 unità, in aumento del 27,4 per cento rispetto alla fine del 2019. Complessivamente – calcolando i nuclei familiari interessati – Bankitalia calcola che un campano su 7 è raggiunto dal reddito! Tutto ciò ha permesso di contenere la flessione dei consumi (hanno patito sostanzialmente quelle di beni durevoli, anche se nel primo trimestre del 2021 le immatricolazioni delle autovetture è cresciuto del 53,3%, il doppio della media nazionale e anche durante il 2020 la flessione del 21,2% è stata inferiore a quella nazionale, 27,9%) e anche di far crescere molto i risparmi delle famiglie (+6,7% nel 2020 e +5,6 nei primi tre mesi del 2021) e soprattutto quelli delle imprese +29,5% nel 2020 e +32% nel primo trimestre del 2021 soprattutto in conto corrente a dimostrazione che le aspettative sono anche incerte e che le imprese si cautelano mantenendo un’elevata liquidità (anche grazie ai corposi interventi pubblici)”.
I dati mettono in risalto l’importanza della politica dei sussidi avviata dal Governo Conte e poi proseguita dal Governo Draghi per gli equilibri economici familiari e delle piccole imprese. I dati sono riferiti alla sola Campania ma è un chiaro segnale di un trend nazionale.
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