Il ministro dell’Economia Daniele Franco ha fatto sapere ai partiti di maggioranza la presenza di un “tesoretto“, cioè di spese risparmiate per gli aiuti a fondo perduto che non sono stati richiesti da partite IVA, imprese e professionisti, le quali si aggirano intorno ai 2,1 miliardi. I fondi stanziati e non spesi saranno utilizzati in Parlamento per finanziare nuovi sostegni – e la quota a disposizione potrebbe crescere oltre i 3 miliardi -, spingendo il Governo a lavorare su un nuovo decreto destinato – come rivela Il Sole 24 Ore in edicola oggi – “a rinvio della riscossione, decontribuzione e incentivi alle imprese“.
Il quotidiano economico e finanziario aggiorna i lettori sugli obiettivi che si pone quello che – di fatto – sarà il Decreto Sostegni ter, il quale nasce dall’esigenza di intervenire entro fine giugno per bloccare la notifica delle cartelle fiscali congelate da marzo scorso fino al 30 agosto, dal momento che il Decreto Sostegni bis sarà convertito in legge solamente entro il 24 luglio:
“Le spese mancate per gli aiuti a fondo perduto portano il governo a sdoppiare il decreto sostegni-bis. La prossima settimana è infatti atteso in consiglio dei ministri un provvedimento ad hoc che si occuperà dell’ennesima estensione di due mesi per il blocco della riscossione, del rifinanziamento alla nuova Sabatini e di un capitolo lavoro che spazierà dalla decontribuzione per i settori più in difficoltà (a partire dal turismo) al nuovo intervento selettivo sullo stop ai licenziamenti accompagnato da un allungamento della cassa Covid. A dettare l’esigenza di un nuovo decreto legge è il calendario fiscale, che per fermare ancora una volta le notifiche delle cartelle ha bisogno di una norma in vigore entro il 30 giugno“.
I provvedimenti che il Governo varerà con decreto saranno assorbiti successivamente negli emendamenti al Decreto Sostegni bis attualmente in discussione alla Camera dei deputati. Qui, cme precisa Il Sole 24 Ore, il nuovo decreto confluirà sotto forma di emendamento nella legge di conversione del Sostegni bis, che il Parlamento comincerà a votare la prossima settimana.
Quanto agli aiuti dunque sembrerebbe che il Governo voglia intervenire su 5 temi:
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