Puglia, bracciante agricolo muore di caldo e fatica: ecco la ‘moderna schiavitù’

Continua il dramma delle morti sul lavoro. Stavolta la vittima è Camara Fantamadi, maliano di 27 anni che svolgeva l’attività di bracciante agricolo. Il ragazzo era da poco arrivato nel brindisino come bracciante stagionale per ricongiungersi al fratello, ma dopo tre giorni passati a zappare sotto il caldo torrido, al quarto ha avuto un malore mentre percorreva la strada Tuturano-Brindisi in bici al termine di una lunga giornata di lavoro. La storia di Camara è l’ennesimo esempio della condizione di estremo sfruttamento, assimilabile a una moderna forma di schiavitù, alla quale sono sottoposti i lavoratori e le lavoratrici della filiera agricola, soprattutto durante l’estate.

Dure sono state le dichiarazioni dei sindacalisti pugliesi della Cgil, riportate nel sito del giornale online del sindacato Collettiva.it. Di seguito le parole di Antonio Gagliardi, segretario generale della Flai Cgil Puglia, il quale ha condannato la situazione in cui sono costretti a lavorare i braccianti agricoli – sfruttati anche nelle ore più calde e per pochi euro -, situazione della quale anche le istituzioni sono al corrente, ma che è stata sempre ignorata:

Purtroppo ci risiamo – denuncia Gagliardi – scoppia il caldo e il lavoro agricolo conta le sue vittime. Solo qualche giorno fa abbiamo chiesto ai prefetti di convocare i ‘tavoli’ della rete del lavoro agricoli che, per quanto veda la Puglia tra le regioni con più adesioni, stenta a decollare. Così come ogni anno mancano azioni preventive rispetto a intermediazione e accoglienza, lasciando spazio e caporali che ormai si ingegnano con società e agenzie, dandosi una vera e propria veste imprenditoriale. Esistono strumenti e tecnologia adeguata – sottolinea – per prevedere temperature così elevate, e magari organizzare con orari diversi le giornate di raccolta, evitando le ore di punta. Senza far mancare acqua e ogni altra assistenza necessaria agli operai agricoli. Siamo stanchi di questo andazzo e senza risposte istituzionali siamo pronti a mobilitarci per reclamare le attenzioni istituzionali che i lavoratori e questo settore meritano“.

Dopo la tragedia di ieri (25 giugno), intanto, il sindaco di Brindisi ha vietato il lavoro agricolo dalle 12 alle 16 fino alla fine di agosto, nei giorni che l’Inail considera come maggiormente a rischio.

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