Gruppo Jindal Italy e Liberty Steel . Fim, Fiom, Uilm: “Drammaticità polo industriale Piombino, richiede in tempi strettissimi una convocazione”

Dopo l’incontro del 13 maggio scorso al MiSE, un presidio permanente dei lavoratori alle portinerie di JSW Steel Italy durato oltre 70 giorni, nessuna successiva convocazione è giunta da parte del dicastero dello Sviluppo Economico per proseguire nel confronto fra azienda, istituzioni e sindacato su un piano industriale “serio e credibile” che dia prospettive certe al sito siderurgico di Piombino”.  E’ quanto si legge in una nota congiunta del  Coordinamento nazionale di Fim Fiom Uilm. “Il management italiano di Jindal – sottolineano le federazioni dei metalmeccanici – continua ad annunciare interlocuzioni con il MiSE su un ‘fantomatico’ progetto che ancora non trova conferma ufficiale in nessuna sede istituzionale. Nel frattempo – osservano – si continuano ad apprendere dalla stampa dichiarazioni e proposte, da parte di importanti imprenditori del settore, su un possibile e specifico rilancio industriale dell’ex Lucchini. Ad oggi nessun avanzamento è stato prodotto che lasci intravedere un futuro per Piombino e pertanto valutiamo negativamente l’assegnazione da parte di Rfi di un solo lotto su 5 dell’ultimo bando di gara a Piombino che comporterà ancora giorni di non lavoro e cassa integrazione per tutti i lavoratori di JSW All’incertezza sul futuro dei 2000 lavoratori del gruppo Jindal si aggiunge quella dei 500 di Liberty Steel e del suo indotto che fra qualche giorno si fermerà completamente senza una previsione di ripresa produttiva”.

“La drammaticità del polo industriale di Piombino – si legge ancora nella nota –  richiede in tempi strettissimi una convocazione ministeriale, fra l’altro già richiesta e sollecitata dalle segreterie nazionali di Fim Fiom Uilm sia per l’ex Magona che per l’ex Lucchini, per individuare tutte le soluzioni necessarie per salvaguardare l’industria e l’occupazione da cui dipende un intero territorio. Non si può scherzare sulla pelle dei lavoratori, Piombino non deve chiudere Per queste ragioni, nella riunione odierna di coordinamento delle RSU JSW Steel- Logistic-GSI e Liberty Steel, delle strutture Fim Fiom Uilm territoriali di Piombino congiuntamente alle segreterie Nazionali è stata decisa una iniziativa di mobilitazione per il giorno 7 luglio con presidio presso il Ministero dello Sviluppo Economico” conclude la nota.

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Fonte: cisl.it