Bonus 2.400 euro Decreto Sostegni: le pratiche di riesame sono in lavorazione? La risposta INPS

Prosegue lo stop (temporaneo) al riesame delle domande del Bonus 2.400 euro previste dal Decreto Sostegni del 23 marzo. A farlo sapere è stato proprio Inps attraverso i canali social ufficiali.

Ma andiamo per ordine. Gli aspiranti beneficiari (lavoratori stagionali, del turismo, anche in somministrazione, intermittenti, spettacolo, ecc.) avevano tempo fino al 31 maggio per presentare la domanda del Bonus.

Successivamente con l’elaborazione centralizzata delle domande del Bonus stagionali 2.400 euro, molti aspiranti beneficiari si sono visti recapitare dall’Istituto risposta negativa. Da qui la richiesta inviata all’Inps di riesame con cui si richiede in buona sostanza di fare un supplemento di verifica dei requisiti. La nuova verifica viene fatta dall’Inps locale di riferimento.

Le motivazioni del rifiuto della domanda possono essere diversa: cessazione non involontaria del rapporto di lavoro, totale di giornate lavorative inferiore al tetto minimo di 30, incompatibilità con altre indennità Covid, non corretta indicazione della tipologica contrattuale (tempo determinato in luogo del contratto stagionale, o viceversa), ecc..

La richiesta di riesame può essere fatta in due modi diversi:

  • attraverso il portale MyInps, recarsi sulla voce “Esiti” e, sotto la motivazione del rifiuto della domanda, cliccare su “Presenta documentazione“, allegando i documenti richiesti (tra cui, per esempio: il contratto di lavoro, l’ultima busta paga);
  • attraverso il proprio Patronato o affidandosi alla sede territoriale Inps di riferimento.

Una volta inviata la nuova richiesta – non oltre 20 giorni dal rifiuto – non resta che attendere un nuovo esito da parte dell’Inps, per cui occorrerà attendere altri giorni. “Fino a 30” fa sapere Inps, decorso questo periodo è possibile fare un sollecito.

La novità emersa ieri attraverso il profilo ufficiale Twitter dell’Inps è che le domande di riesame che come detto sono effettuate dalle sedi territoriali dell’Istituto, risultano ancora bloccate dalla Direzione centrale.

Considerato che il problema persiste da giorni (almeno dal 20 giugno: clicca qui) dobbiamo purtroppo registrare che si tratta di un problema sì temporaneo ma abbastanza rilevante visto che Inps non riesce a risolverlo con una tempistica ragionevole. Ad ogni modo ecco quanto comunicato ieri da Inps ad un utente:

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