Mentre Inps ha aperto la procedura per fare la domanda del Bonus 800 euro per gli operai agricoli (clicca qui), in Parlamento la discussione sull’emendamento che propone una modifica dell’importo per elevarlo a 1.200 euro è ferma oramai da giorni.
I lavori della Camera dei deputati e delle Commissioni che stanno esaminando tutte le proposte di modifica al Decreto Sostegni bis riprenderanno questa settimana e dunque vedremo quale direzione prenderà quella più attesa dai lavoratori agricoli.
Intanto i segnali che giungono dal Governo guidato da Mario Draghi sono abbastanza cristallini. La settimana scorsa con il Decreto Sostegni 3 approvato ed entrato in vigore il 30 giugno sono stati rifinanziati per 244 milioni di euro i due Bonus di 2.400 euro e 1.600 euro che Inps non riusciva più a erogare ai benficiari per carenza di risorse, senza occuparsi di altri Bonus o sussidi e lanciando quindi un chiaro messaggio: in questa fase l’unica modifica che si ritiene opportuno fare è il rifinanziamento delle risorse necessarie per i Bonus dei lavoratori stagionali, spettacolo, turismo, ecc. I segnali che arrivano quindi da Palazzo Chigi non sono molto rassicuranti. Tanto più se si pensa che il Decreto Sostegni ter è destinato a divenire nei prossimi giorni un emendamento al Decreto Sostegni bis, per essere poi inglobato nella legge di conversione. Cosa significa questo è di tutta evidenza: se il Governo intendeva davvero puntare sull’incremento da 800 a 1.200 euro del Bonus per i lavoratori agricoli lo avrebbe potuto fare alla prima occasione utile, il decreto sostegni ter appunto.
Ma così non è stato. Risulta altrettanto evidente che si è voluto rispedire la ‘palla in tribuna’, lasciando il Parlamento a discutere (anche) di questo e a trovare le giuste mediazioni. Sulla questione del ‘nuovo importo’ dunque non è detta l’ultima parola: i lavori parlamentari possono sempre offrire sorprese… fermo restando che l’aria che tira non è delle migliori.
Della stessa linea di pensiero sono anche i sindacati confederali dell’agricoltura aderenti a Cgil, Cisl, Uil che – interpellati – ci fanno sapere che le notizie provenienti da fonti governative circa la possibilità di far lievitare il Bonus da 800 a 1.200 euro non sono positive: “ci hanno detto che i giochi sono ormai fatti”, questa la risposta.
Se qualcuno nel mondo sindacale ha perso le speranze c’è ancora chi un lumicino continua a tenerlo acceso. E’ Sifus-Confali, il sindacato autonomo dei braccianti, che la proposta di aumento dell’importo a 1.200 euro l’ha sostenuta sin dall’inizio e si augura di ricevere buone notizie già in settimana dai parlamentari che hanno proposto formalmente l’emendamento.
Dunque la questione non è definitivamente chiusa e nei prossimi giorni sapremo certo meglio orientarci e capire se aspettarci un aumento del Bonus oppure no.
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