Dopo l’annuncio di voler lanciare un referendum per abrogare il Reddito di cittadinanza, il leader di Italia Viva Matteo Renzi affonda il colpo sul dibattito con una lunga lettera indirizzata a Il Sole 24 Ore e pubblicata sull’edizione odierna del quotidiano milanese.
Ecco un passaggio dell’intervento dell’ex Segretario PD con cui spiega la strategia che intende mettere in atto, dal 2022, con la raccolta di firme in tutta Italia – ne sono necessarie 500.000 – per mettere poi in moto la macchina del referendum popolare:
“Andremo nelle piazze, casa per casa, associazione per associazione. Spiegheremo alle imprese, certo, ma anche e soprattutto ai lavoratori, alle partite Iva, al volontariato, al terzo settore, che il reddito di cittadinanza inquina la vita dei giovani. Crea una cultura del sussidio e non del rischio. Il sono per dare una mano a chi non ce la fa. Ma penso che sia sacrosanto che la prima mano ciascuno se la dia da solo, mettendosi in gioco. Se poi uno fallisce lo Stato deve aiutare. Ma l’idea che si parta dalla certezza di un reddito in quanto cittadini e questo permetta di rifiutare la fatica dell’impegno in nome della pigrizia del sussidio è insopportabile”.
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