Tra pochi giorni c’è la scadenza del 16 luglio per il versamento del contributi agricoli. Scadenza che in questa occasione non opera come tale perchè Inps con il messaggio 2418/2021 del 25 giugno scorso ha comunicato che “sono differiti fino a nuova comunicazione i termini di pagamento già scaduti o di imminente scadenza”. E tra questi c’è la prima rata dei contributi dovuti dai lavoratori autonomi agricoli, il cui termine è il 16 luglio.
Come sottolinea l’Istituto lo slittamento riguarda tutte le categorie di lavoratori autonomi iscritti alle gestione agricole dell’Inps.
Il messaggio n. 2418 conferma anche la sospensione del termine di pagamento della quarta rata 2020 (novembre) che già l’articolo 10, comma 6, del decreto legge 183/2020 aveva annullato e rinviato “fino alla comunicazione, da parte dell’ente previdenziale, degli importi contributivi da versare e comunque non oltre il 16 febbraio 2021”, per gli imprenditori agricoli professionali, i coltivatori diretti, i mezzadri e i coloni. Beneficiano di questo esonero anche le aziende produttrici di vino e birra.
Scadenza, questa del 16 febbraio, che era stata ulteriormente prorogata a data da destinarsi dal messaggio Inps 587/2021 del 10 febbraio.
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