Moda. Sindacati: “Ok le proposte del governo se finalizzate al mantenimento dei posto di lavoro e allo sviluppo di nuova occupazione”

Ieri pomeriggio, al Mise, si è svolto l’atteso incontro tra le rappresentanze sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, le rappresentanze datoriali di Confindustria Moda, Confartigianato e CNA, e del Governo con il viceministro Pichetto e il direttore generale del ministero del Lavoro, Andrea Bianchi. All’ordine del giorno la presentazione dei contenuti del documento programmatico elaborato dall’esecutivo per la salvaguardia occupazionale e il rilancio del settore della moda che, come è noto, è stato quello su cui più ha gravato la crisi pandemica.
“Il Governo – hanno dichiarato le segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec intervenendo all’incontro – ha avanzato delle proposte su reshoring, formazione e riqualificazione del personale, sia occupato che disoccupato, attraverso l’utilizzo dei fondi del Pnrr, in un’ottica di modernizzazione e di digitalizzazione. Tutte questioni che valutiamo positivamente se vengono accompagnate dalla tutela dei posti di lavoro, unica via che garantisce la filiera e questo pezzo centrale dell’economia del Paese”.
“E-commerce, applicazioni Blockchain per la tracciabilità e la tutela della filiera del Made in Italy e delle lavorazioni effettivamente italiane, l’incremento di politiche di incentivazione del reshoring e di formazione – hanno ribadito i rappresentanti sindacali – sono fattori positivi che non possono prescindere dal mantenimento dell’attuale occupazione e dalla creazione di nuova occupazione in grado di affrontare questi cambiamenti. Bisogna, in questo contesto, creare tavoli specifici di approfondimento in grado di guidare questi processi, come quello già chiesto per il settore calzaturiero. Per questo – hanno continuano – è necessario ribadire che la proroga ottenuta sui licenziamenti e la cassa Covid vada estesa a tutto il 2021”.
“Apprezziamo le parole convinte del viceministro sulla necessità di tutelare e mantenere la filiera in Italia; concordiamo che la dispersione di competenze conduca inevitabilmente alla perdita di competitività, un pericolo da cui il paese si deve tenere lontano. Inoltre – hanno concluso le segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec – approviamo le politiche di incentivazione al consumo interno proposte dallo stesso viceministro”.

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Fonte: cisl.it