L’articolo 43-bis introdotto nel decreto legge 73/2021, meglio noto come Decreto Sostegni bis, in fase di conversione alla Camera prevede l’erogazione di 100 milioni di euro per il 2021 come aiuto a favore delle imprese che operano nella ristorazione collettiva. Un nuovo fondo perduto per una categoria che è stata fortemente colpita dalla crisi con le chiusure scolastiche, la forte diffusione dello smart working, e in più in generale lo scarso ricorso alle mense considerate pur sempre come luogo di incontro e di potenziale contagio.
L’articolo in questione non fa chiarezza sulle modalità, sui requisiti e sulle caratteristiche del contributo, ma al comma 2 viene specificato che tali dettagli saranno definiti in un decreto del Ministro dello Sviluppo economico, emanato di concerto Ministro dell’economia e delle finanze.
Se non c’è una ‘bussola’ sui requisiti e altri aspetti importanti, non va meglio per quanto riguarda l’apertura delle procedure per fare domanda e i pagamenti. Tuttavia si possono avanzare delle ipotesi.
Innanzitutto al comma 2, infatti, viene specificato che il decreto sarà emanato dal Ministro dello sviluppo economico e dal Ministro dell’economia e delle finanze “entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto“, quindi entro la fine di agosto.
Pertanto se entro fine agosto avremo il decreto – sappiamo che questi termini non sono mai perentori e che i ministeri sono soliti prendersi più tempo – nel giro di 10-15 giorni dovrebbe essere attivata la procedura per fare la domanda. E poter accedere alle prime liquidazioni dopo altri 15/20 giorni, considerato anche il tempo per consentire all’Amministrazione competente di fare le opportune verifiche. Il tutto potrebbe ragionevolmente concludersi entro settembre, ma non sappiamo se sarà effettivamente così.
Anche perchè occorre valutare un’altra subordinata. Il comma 3 dell’articolo 43-bis si legge infatti che l’efficacia di quanto disposto nell’articolo è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea, il che potrebbe significare un allungamento dei tempi per rendere disponibili gli aiuti stanziati per le imprese che operano nel settore della ristorazione collettiva.
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